L’altro lato dell’emergenza immigrazione

La protesta dei Vigili del Fuoco riguardo la disorganizzazione e le condizioni della tendopoli di Manduria

Il segretario regionale del sindacato UIL dei Vigili del Fuoco del Friuli Venezia Giulia questo pomeriggio ha diffuso alle agenzie di stampa questo comunicato, che denuncia la disorganizzazione nell’arma e le complicate condizioni logistiche e igieniche con le quali devono lavorare i pompieri che sono stati inviati nella tendopoli di Manduria, provincia di Taranto.

In questi giorni sono stati inviati a Manduria da tutta Italia mezzi delle Colonne Mobili regionali – in dotazione ai VVF soprattutto per supportare il loro lavoro nel corso delle grandi emergenze – ai fini dell’allestimento del campo profughi in cui accogliere i migranti in fuga dal Nord Africa. Oltre al grave fatto già segnalato (l’aver in questo modo sguarnito di mezzi fondamentali le Colonne mobili regionali) è necessario sottolineare che una volta giunto a destinazione il personale impiegato si è trovato per giorni privo della minima assistenza logistica necessaria, arrangiandosi per ottenere vitto, alloggio e servizi igienici. Se parte delle Colonne mobili non fosse stata rispedita indietro per un esubero di mezzi da imputare alla carente organizzazione, i nostri uomini si troverebbero ancora lì ad operare in condizioni vergognose e sarebbero ormai poco distinguibili dai migranti nordafricani, ridotti nelle pietose condizioni che conosciamo.

Duemilacinquecento chilometri sono stati fatti percorrere inutilmente alla Colonna mobile del Friuli Venezia Giulia di stanza ad Udine. Stessa sorte è capitata ad altri mezzi inviati da altre regioni italiane: chi ha dato l’ordine di questo spostamento? E soprattutto perché quel “qualcuno” a un certo punto ha cambiato idea ordinando “la ritirata”, incurante degli alti costi che tutti questi spostamenti comportano?

Ci sentiamo inermi innanzi alla tracotanza di un Sistema (sindacati inclusi) che non vuole concedere possibilità di espressione e di critica. Ci indigna osservare impotenti una situazione in cui la casta che forma la classe governativa, sempre più incurante degli effettivi bisogni anche fondamentali della gente, pensa soltanto a soddisfare gli appetiti dei propri membri in un’orgia di sperpero antropofago. A questo potere sembrano irrimediabilmente asserviti i vertici dei Vigili del Fuoco quando si prestano a soddisfare richieste del governo che se pur legittime, non possono essere soddisfatte a causa di una mancata pianificazione tale da poter garantire la soluzione dell’emergenza, e da una or mai cronica carenza di uomini e mezzi. Manduria è l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza amministrativa e dell’incapacità organizzativa di chi guida il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Ora andrebbero ricercate le effettive responsabilità di queste decisioni, affinché nessun Dirigente possa mai più gestire le risorse pubbliche se non è in grado di farlo, e non possono esserci scuse o giustificazioni per tali comportamenti, dal momento che a pagare per queste deficienze sono i lavoratori e i cittadini.

Come Vigili del Fuoco siamo estremamente orgogliosi di svolgere questo mestiere, mestiere che vogliamo difendere e proteggere, perché serve a tutelare la vita umana e l’ambiente. Proprio per questo soffriamo nel dover criticare, da Pompieri e da Sindacalisti, l’operato dei nostri dirigenti, ma ci sentiamo obbligati a farlo, poiché ogni risorsa sprecata, magari per logiche politiche e non per effettiva necessità, può avere come conseguenza la perdita di vite umane.

Chiediamo quindi che a fronte di una così palese mala gestione delle pubbliche risorse vengano utilizzati tutti gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione affinché i responsabili vengano disincentivati a replicare scempi di questo genere.

Adriano Bevilacqua
Coordinamento regionale UIL Vigili del Fuoco