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  • Martedì 1 marzo 2011

«Papa è il migliore!»

Galyna Kolotnytska, l'assistente personale di Gheddafi nota grazie a Wikileaks, ha lasciato Tripoli ed è tornata a Kiev

Galyna Kolotnytska è l’assistente personale di Muammar Gheddafi, l'”infermiera” del leader libico, divenuta molto nota lo scorso novembre in seguito alla pubblicazione di un cablogramma da parte di Wikileaks, dove i diplomatici degli Stati Uniti raccontavano il rapporto molto stretto tra i due personaggi. In seguito alla rivolta degli ultimi giorni in Libia contro Gheddafi, Kolotnytska ha deciso di lasciare il paese e di tornare a Kiev, in Ucraina, dove vivono i suoi parenti. L’abbandono della fidata assistente testimonia il progressivo sfaldamento del regime nel paese.

Nel dispaccio risalente alla fine di settembre del 2009, il rapporto tra Gheddafi e Kolotnytska veniva descritto così:

Gheddafi fa molto affidamento su quella che da tempo è la sua infermiera ucraina, Galyna Kolotnytska, descritta come una “bionda voluttuosa”. Del discusso staff di quattro infermiere ucraine che si prendono cura della salute del leader, è stato ricordato a numerosi funzionari delle ambasciate che Gheddafi non può viaggiare senza Kolotnytska, perché solamente lei “conosce le sue abitudini”. […] Alcuni contatti dell’ambasciata hanno sostenuto che Gheddafi e Kolotnytska, che ha 38 anni, abbiano una relazione.

Kolotnytska è tornata a Kiev insieme ad altri 185 cittadini ucraini evacuati da Tripoli domenica scorsa. Dalla capitale, la donna ha poi raggiunto il paese di Brovary, dove ha un piccolo appartamento. Fuori dall’abitazione si è formato un capannello di una trentina di giornalisti, ma Kolotnytska non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Vladislav Voloshyn, un giornalista che si trovava sullo stesso volo di Kolotnytska, ha confermato che l’assistente personale di Gheddafi ha preferito non rispondere ad alcuna domanda, nemmeno privatamente. L'”infermiera” ha fatto una sola e semplice dichiarazione: «Papa è il migliore!». “Papa” sarebbe l’appellativo con il quale la donna è solita chiamare il leader libico. Poi avrebbe aggiunto che la sua vita sarebbe stata peggiore senza “Papa”.

Ieri Kolotnytska ha passato tutta la giornata in casa per evitare i giornalisti. La figlia, Tatiana, ha invece deciso di incontrarli, ma brevemente e solo per chiedere di allontanarsi dall’appartamento e lasciar riposare la madre. Quando erano uscite le indiscrezioni su una possibile relazione con Gheddafi, Tatiana aveva smentito tutto in una intervista, escludendo che tra il leader e la madre ci potesse essere qualcosa: «Mia madre è vicina a lui e ne parla bene. Dice che è una brava persona, ma che se necessario sa essere anche severo. Altre donne ucraine lavorano per lui come infermiere. La mamma è una di loro. Per qualche motivo, Gheddafi non si fida delle donne libiche per questo genere di cose».