Gli insulti a Berlusconi affondano l’uso di Twitter al Consiglio Europeo

Spunti di riflessione sull'uso della libertà d'opinione

Un esperimento di uso di Twitter durante il vertice dei capi di Stato al Consiglio Europeo è stato sospeso a causa dell’uso fatto di quell’esperimento da parte dei contestatori italiani di Silvio Berlusconi. Ne scrive la Stampa.

Una raffica di insulti sparati sul maxi-schermo all’ingresso della sala stampa del summit di Bruxelles ha costretto gli organizzatori del vertice ad oscurare i monitor. E’ successo ieri, quando ancora i lavori dei capi di Stato non erano iniziati. Sulla tv, nelle intenzioni dei europei, dovevano scorrere i messaggi inviati da Twitter. Il meccanismo era semplice, troppo: bastava connettersi al social network ed inserire la sigla “#EUCO” per essere capatapultati in eurovisione. A qualcuno non è sembrato vero, e nel salone di Bruxelles hanno iniziato a piovere insulti contro Berlusconi: «Mafioso», «Pedofilo».
Un utente – un blogger italiano, dice il Guardian– ha anche pubblicato un vecchio discorso del Cavaliere, con citazione di Mussolini. Il primo ad accorgersene è stato l’euro-blogger Joe Litobarski: l’iniziativa è stata sospesa, al posto dei tweet è comparso il logo dell’Unione Europea. «Abbiamo tenuto acceso lo schermo per due ore, senza moderare i commenti- spiega Dana Manescu, la funzionaria che ha organizzato il tutto- ma i messaggi erano troppo diretti. Berlusconi? Avremmo interrotto il servizio per chiunque, per non urtare la sensibilità di nessuno».

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