Il crollo della scuola di Amatrice

È stata distrutta dal terremoto benché fosse stata ristrutturata nel 2012, ma si è fatta molta confusione su quei lavori, anche sui giornali

MAURIZIO GAMBARINI/dpa
MAURIZIO GAMBARINI/dpa

La scuola di Amatrice è crollata quasi del tutto a causa del terremoto del 24 agosto nel Centro Italia: il periodo dell’anno e il fatto che la scossa sia avvenuta di notte hanno fatto sì che non ci siano stati feriti, ma il crollo di una scuola ha portato a nuove discussioni sulla situazione degli edifici pubblici in Italia. Nel caso specifico, poi, ha portato a diverse accuse nei confronti della ditta che pochi anni fa aveva eseguito dei lavori di adeguamento antisismico della struttura. Repubblica oggi ha intervistato il proprietario della società che ottenne quei lavori in appalto, il quale ha spiegato la sua versione della storia, mostrandola più complessa di quanto non fosse sembrato finora.

La scuola di Amatrice è un istituto omnicomprensivo di cui fanno parte la scuola dell’Infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di I grado (elementari e medie) e un liceo scientifico, che si trova però in una sede distaccata. L’edificio che è crollato in seguito al terremoto, e che è stato poi danneggiato da diverse scosse successive, è quello intitolato a Romolo Capranica, che si trova in Viale Saturnino Muzii. È una costruzione di due piani a forma di “U”, con un corpo centrale dove si trova l’ingresso principale e due ali a sinistra e a destra: il crollo più grave ha riguardato il corpo centrale, mentre il resto della struttura sembra aver resistito alle prime scosse di terremoto venendo danneggiata però da quelle successive. La scuola, inaugurata nel 1936 e ampliata in due occasioni, era stata ristrutturata l’ultima volta nel 2012 e ora è inutilizzabile: dovrà probabilmente essere demolita e ricostruita. Sul crollo della scuola la procura di Rieti ha aperto un unico fascicolo con l’ipotesi di reato di disastro colposo.

Earthquake in Italy

Nei giorni successivi al terremoto si è parlato molto dei lavori di ristrutturazione del 2012: trovare informazioni non è stato difficile, visto che davanti alla scuola c’è ancora un cartello che li illustra piuttosto dettagliatamente. Una parte dei lavori aveva riguardato l’adeguamento della struttura alle norme antisismiche, un tema di cui si era tornato a parlare parecchio dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 e quello in Emilia proprio del 2012. I lavori, così come descritti dal comune di Amatrice, non hanno riguardato però solo l’adeguamento antisismico della scuola ma anche “la realizzazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento, la sostituzione di tutti gli infissi, il rifacimento dei pavimenti e intonaci, l’ammodernamento dei bagni e la completa tinteggiatura interna ed esterna”. In tutto i fondi stanziati erano stati circa 510 mila euro e i lavori assegnati con appalto all’Impresa Consorzio Stabile Valori Scarl di Roma, ed eseguiti dalla consorziata Edil Qualità di Roma.

Diversi articoli hanno parlato un po’ impropriamente dei lavoro di ristrutturazione del 2012, arrivando a scrivere in alcuni casi che la scuola era stata costruita quell’anno (falso) o che “per assicurare un tetto stabile ai bambini, la Regione Lazio ed il Comune stanziarono ben 500mila euro” (falso). Repubblica ha scritto invece che “le prime foto degli interni, scattate dalle squadre dei vigili del fuoco dopo il disastro, sembrano però suggerire problemi strutturali ai pilastri più che al soffitto. E alcune immagini televisive mostrano polistirolo e retine nelle strutture portanti” (ma non c’è modo di sapere, oggi, se quel polistirolo per esempio venisse dai controsoffitti).

Intervistato sempre da Repubblica, il proprietario della Edil Qualità Gianfranco Truffarelli ha dato la sua versione sui lavori di ristrutturazione della scuola, dicendo che non tutti i soldi assegnati per l’intervento sono stati usati per l’adeguamento antisismico (che lui definisce “miglioramento”, spiegando che c’è una differenza “abissale”) e difendendo la qualità del suo lavoro.

I lavori sono costati 700mila euro di soldi pubblici, ciò nonostante la scuola è venuta giù lo stesso. Com’è possibile?
“Guardi che si sta facendo un sacco di confusione. Per il miglioramento antisismico sono stati spesi circa 160 mila euro “.

Si spieghi meglio.
“Gli appalti erano divisi. Uno riguardava la riqualificazione della struttura: riscaldamento, impianto antincendio, pavimentazione, servizi. L’altro il miglioramento antisismico Attenzione: miglioramento, non adeguamento”.

C’è differenza?
“Sì, abissale. Sono opere completamente diverse. E comunque, quei soldi sono stati spesi bene. Basta guardare le foto: le due ali dell’edificio interessate dai lavori di miglioramento sono le uniche ad essere rimaste in piedi”.

E le pareti al polistirolo?
“Questa è un’altra sciocchezza: il polistirolo serve come isolante per il freddo. Sui lavori fatti da noi, ci sono tutte le carte. Le ho io, e sono conservate anche al Genio civile. Chi vuole, può consultarle. Abbiamo eseguito alla lettera quello che era previsto dall’appalto”.

Sul crollo della scuola il Corriere ha intervistato anche il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: anche lui ha dato la sua versione sui lavori di ristrutturazione, aggiungendo che si era fatto quello che era possibile compatibilmente coi vincoli imposti per la ristrutturazione di edifici di valore storico.

Quella scuola elementare era stata ristrutturata ma è venuta giù. Perché?
Lui allarga le braccia e un sorriso amaro. «C’è’ stato il terremoto».

Ma la procura indaga su quell’edificio che ieri, in un’altra scossa, ha perso un intero angolo.
«Certo. È’ un atto dovuto. Ma non mi fraintendete. Non voglio difendere nessuno. Ognuno si assumerà le eventuali responsabilità. Io faccio il sindaco, non il tecnico».

Ma erano stati spesi trecentomila euro?
«Di più. Mi pare cinquecento stanziati dalla regione e cento dal comune».

E non sono serviti a nulla?
«No, no. Le migliorie antisismiche ci sono state, compatibilmente con quel tipo di edificio».

Quale tipo?
«La scuola è sottoposto a vincoli dei beni culturali perché è stata costruita nel 1930».

E chi ha controllato che le migliorie tecniche fossero adeguate?
«Dopo il terremoto dell’Aquila facemmo venire i tecnici per verificare se la scossa, che qui si è sentita molto forte, avesse messo a repentaglio la stabilità dell’edificio. E la scuola è risultata a posto. Ma le dirò di più».

Ovvero?
«Nel 2013 qui ci fu un altro terremoto. E in quell’occasione ci furono altri rilievi tecnici. E per la stabilità della scuola io ricevetti addirittura i complimenti».