universalismo
La discussione sulle statistiche etniche in Francia
Sono vietate per legge: è un bene per chi sostiene l'universalismo, un male per chi pensa che così si favoriscono le discriminazioni

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Cara, sei violenta
Caro, sei un maschilista: pensieri intorno a un libro molto criticato in cui si dice che gli uomini vanno eliminati dalle nostre menti, dalle nostre immagini e dalle nostre rappresentazioni [Continua]

Il nuovo e discusso ministro dell’Educazione nazionale francese
Pap Ndiaye è uno storico di origini senegalesi che viene accusato da molte personalità di destra di essere “woke”

Prima del merito
«La società dei meritevoli finisce per diventare un totalitarismo perché i criteri con cui il merito si attribuisce hanno assai poco di oggettivo e sono frutto di dispositivi di ingegneria sociale già esistenti tanto feroci quanto più si rappresentano come neutri»

Le proteste in Iran viste dai movimenti delle donne
Stanno discutendo delle conseguenze eccezionali che ha provocato la morte di Mahsa Amini, definita da loro un «femminicidio»

Settant’anni di voto alle donne
Dire alle mie figlie che quando la loro nonna è nata le donne non potevano votare mi fa sempre una certa impressione [Continua]

Ragioniamo con serenità sulla gestazione per altri (e altre)?
Che non chiamerei né "utero in affitto" né "maternità surrogata" e che non ridurrei alla sola questione dell'omogenitorialità [Continua]

L’estrema destra francese e l’ambientalismo
Sono «incompatibili» secondo Le Monde, ma l'ecologia è un tema di cui il Rassemblement National ha dovuto occuparsi, con una sua interpretazione strumentale e reazionaria

Quando si può fare la guerra
Ezio Mauro e Gustavo Zagrebelski sulle democrazie e le guerre giuste

Lettera su Mirafiori
Sui cancelli, sulla sinistra e sul suo mestiere

La lunga marcia dell’estrema destra in Germania
«Molti anni fa mio “zio Michael”, ormai anziano, ospitò me e mio figlio nella sua casa nel Connecticut negli Stati Uniti. Un giorno, aprendo l’armadio a muro della camera per gli ospiti, era saltata fuori la sua uniforme di Buchenwald. Manca ormai da un decennio mio zio Michael, questo mio amatissimo parente, uno dei pochissimi scampati allo sterminio. Se mi immagino in dialogo con lui, vorrei rispondergli che il fascismo di oggi non è quello di allora che ha rialzato la testa, ma mi risuonano nella mente le parole della scrittrice Anne Rabe che tracciano un quadro terrificante di quello che la Germania dell’Est è diventata. La presenza della destra estrema è persino più spaventosa che negli anni in cui il mio amico Johannes era stato preso a calci dai naziskin di Lipsia. La paura è diffusa in chiunque non sia un simpatizzante, il controllo territoriale è esercitato da gente disposta a spaccare le ossa a chi sia inviso, il clima associabile allo spadroneggiare delle SA negli anni Trenta»

Il testo della mozione di Gianni Cuperlo
Per le primarie alla segreteria del Pd del prossimo 8 dicembre: il titolo è «Per la rivoluzione della dignità»
