sorvegliare e punire
Sorvegliare e nascondere
Il caso di Doina Matei è l'esatto contrario – o almeno è qualcosa di diverso e di più – della voglia di forca [Continua]

Altri articoli su questo argomento
Sorvegliare e qualche volta punire

A me no, professore
“Che il massimo della pena per l’orribile eccidio compiuto da Breivik in Norvegia sia ventuno anni, appare a tutti assurdo” (Antonio Cassese, su Repubblica oggi) Vedi anche: - Sorvegliare e punire - Sono seduto - Quando hanno ...

Le ultime dalle Filippine
Stanno arrivando i soccorsi, è stato dichiarato lo stato di calamità, il presidente Aquino ha ridimensionato il numero dei morti, continuano ad arrivare foto spaventose

E bravo Gentiloni
In un riflesso «di sinistra» ha stigmatizzato il braccialetto di Amazon, su cui però occorrerà riflettere sul serio dopo il 5 marzo [Continua]

Cosa c’è stasera in tv
C'è IL film del 2016, il programma di canto condotto da Antonella Clerici e quello di Mentana dove si parlerà dell'inchiesta CONSIP

Verlaine, gli ospedali e io
Sono stato ricoverato anche io. Niente di grave né di particolarmente invalidante o doloroso [Continua]

«Si prega di chiudere la porta senza sbattere l’amministratore»
«È stato allora che ho cominciato a notare targhe e cartelli all’entrata dei condomini. Gli autori non potevano essere solo un paio di amministratori appassionati di padel. Doveva esistere un gruppo WhatsApp. Un circolo di medie dimensioni. Un’intera lega internazionale»

L’alluvione dei miei libri
In questi giorni di tempeste milanesi, voglio raccontare la storia dell’alluvione dei miei libri, il giorno terribile di settembre in cui ne buttai più di millecinquecento [Continua]

Justin Bieber e la malaparata
L’ultimo è Justin Bieber. Lo hanno arrestato a Miami alle 4 di notte mentre guidava una Lamborghini gialla. L’accusa: guida in stato di ebbrezza e gare clandestine di automobili. [Continua]

«Io li odio, i miei libri, a volte»
Lo confessa Giacomo Papi in un libro in cui 28 scrittrici e scrittori italiani raccontano i luoghi in cui scrivono

A ognuno il suo libro
Consigli su cosa regalare a quelli a cui piace andare in montagna, a chi parla troppo di scontro di civiltà e a chi sogna di scrivere

A Kherson i dronisti russi prendono di mira i civili ucraini per divertimento
Uccidono i passanti, inseguono le auto e postano i video sui social: ci sono migliaia di attacchi al mese

Cosa è stato e cosa sarà l’Albergo dei poveri a Napoli
Venne creato dai Borbone per gli indigenti del Regno, e servì anche a chi lo gestiva: oggi il comune ci sta investendo molti soldi per renderlo una cosa diversa

Come mai discutiamo sempre delle “quote”
Perché a rifletterci, i meccanismi per garantire spazi alle persone più discriminate hanno buoni argomenti a favore e contro: ma è meglio conoscerli

La Norvegia, il giorno dopo
Sono state uccise 85 persone e ne sono morte 7 a Oslo per una bomba

Cose difficili da dire
«La parola, oggi, è più inflazionata, più corriva, più inquinata? Io credo di sì. E a ben vedere, per tirare fuori da quella guazza ribollente un pensiero limpido ci vuole una fatica notevole: sicuramente maggiore che in passato»

La lunga marcia dell’estrema destra in Germania
«Molti anni fa mio “zio Michael”, ormai anziano, ospitò me e mio figlio nella sua casa nel Connecticut negli Stati Uniti. Un giorno, aprendo l’armadio a muro della camera per gli ospiti, era saltata fuori la sua uniforme di Buchenwald. Manca ormai da un decennio mio zio Michael, questo mio amatissimo parente, uno dei pochissimi scampati allo sterminio. Se mi immagino in dialogo con lui, vorrei rispondergli che il fascismo di oggi non è quello di allora che ha rialzato la testa, ma mi risuonano nella mente le parole della scrittrice Anne Rabe che tracciano un quadro terrificante di quello che la Germania dell’Est è diventata. La presenza della destra estrema è persino più spaventosa che negli anni in cui il mio amico Johannes era stato preso a calci dai naziskin di Lipsia. La paura è diffusa in chiunque non sia un simpatizzante, il controllo territoriale è esercitato da gente disposta a spaccare le ossa a chi sia inviso, il clima associabile allo spadroneggiare delle SA negli anni Trenta»

«Quando hanno aperto la cella»
Da Pinelli a Cucchi, le storie delle persone morte nelle mani dello Stato, nel libro di Luigi Manconi e Valentina Calderone
