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L’interminabile scontro per il potere in Iran
I rapporti tra moderati e ultraconservatori sono peggiorati con il sabotaggio alla centrale iraniana di Natanz: ma è una storia di cui continueremo a parlare

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Esistono ancora i riformisti in Iran?
Esistono e si stanno organizzando per votare il meno peggio per loro – i moderati del presidente Rouhani – perché quasi tutti i loro candidati sono stati esclusi dalle liste elettorali

Elogio dei riformisti
Roberto Saviano recensisce un saggio su Gramsci e Turati e ne approfitta per una riflessione attuale e oggi piuttosto controcorrente sulla sinistra

I riformisti hanno vinto due seggi su tre alla presidenza della Bosnia
Il terzo è andato alla candidata del più forte partito nazionalista serbo, secessionista e fermamente filo-russo

Si è votato in Iran, ma senza candidati riformisti
I politici più progressisti sono stati esclusi di nuovo dalle elezioni per rinnovare il parlamento e l'Assemblea degli esperti: uno dei dati più importanti da guardare sarà quello dell'affluenza

Giorgia Meloni ha detto che si dimetterà da presidente del gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti

L’ultima volta che l’Iran provò a cambiare
Era il giugno 2009, c'erano appena state le elezioni e il regime diede la vittoria al conservatore Ahmedinejad, tra molte contestazioni: iniziarono così le proteste dell'Onda verde

Ma alla fine, chi ha vinto in Iran?
I moderati e i riformisti, certo, e soprattutto a Teheran: ma gli ultraconservatori – i grandi sconfitti – continueranno a essere la fazione più potente ancora per parecchio tempo

Anche il nipote di Khomeini non potrà candidarsi alle elezioni iraniane
È stato escluso insieme a moltissimi altri candidati riformisti per una decisione che ha fatto protestare anche il presidente Rouhani

La foto di Luciano Moggi candidato con Stefania Craxi
In posa col simbolo di "Riformisti Italiani", in un'immagine pubblicata ieri su Twitter

L’Iran si sposterà ancora più a destra?
I più importanti candidati riformisti e moderati sono stati esclusi dalle elezioni presidenziali di giugno, come risultato di un processo iniziato tempo fa

È morto Emanuele Macaluso
Era stato a lungo nella direzione del Partito Comunista Italiano, membro della corrente dei riformisti insieme a Giorgio Napolitano: aveva 96 anni

L’Iran potrebbe diventare ancora più radicale
Tra due settimane ci sono le elezioni parlamentari e il regime ha già iniziato a escludere dalle liste i riformisti: c'entra anche l'uccisione di Qassem Suleimani

In Iran hanno vinto gli ultraconservatori, come previsto
Mancano ancora i risultati ufficiali, ma due cose sono certe: la bassissima affluenza e la sconfitta dei riformisti

Si vota in Iran, e sappiamo già come finirà
Venerdì si rinnova il parlamento, ma migliaia di candidati riformisti sono stati esclusi dalle liste elettorali

L’affluenza alle elezioni in Iran potrebbe essere la più bassa dal 1979
I candidati riformisti erano stati esclusi e molti non sono andati a votare per protesta contro il regime, a cui invece una maggiore partecipazione avrebbe fatto comodo

Alle elezioni in Iran l’affluenza è stata la più bassa dal 1979
Solo il 41 per cento degli aventi diritto ha partecipato e come previsto hanno vinto gli ultraconservatori, anche perché la maggior parte dei candidati moderati e riformisti era stata esclusa

Quasi tutti gli ottanta candidati alle elezioni presidenziali iraniane sono conservatori
Il 28 giugno in Iran si voterà per il successore dell’ultraconservatore Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero il mese scorso, e sembra che nemmeno questa volta ci sarà spazio per i politici riformisti

Come se la passa il PD
Due recenti convegni di cattolici e riformisti hanno rianimato il dibattito interno, che al momento però non sembra preoccupare molto la segretaria Elly Schlein
