Cosa c’è stasera in TV
Un horror famoso per come venne pubblicizzato e il film che ha vinto l'Oscar per il miglior film d'animazione nel 2015, fra le altre cose

Un horror famoso per come venne pubblicizzato e il film che ha vinto l'Oscar per il miglior film d'animazione nel 2015, fra le altre cose

Rock Lititz è un enorme campus dove si progettano e producono grandi eventi, e si trova in una comunità amish della Pennsylvania

Quando ricomincia X Factor, quando andrà in onda la serie di Sorrentino e cosa ci aspetta di nuovo (gente che canta in macchina, per esempio)

Le esondazioni del Seveso sono un problema noto da molti anni, ma è nota anche la soluzione: solo che incontra resistenze trasversali e ostacoli di ogni tipo

«Un migrante che non ha le carte in regola è criminalizzato come “clandestino”. Ma moltissimi italiani e americani che conosco, gli “expat”, vivono da anni senza le carte in regola, pagando le tasse in patria e tornandoci per appoggiarsi al sistema sanitario. Non mi è mai capitato, né è capitato a loro, di considerarci clandestini, solo troppo pigri per fare la coda all’anagrafe degli stranieri»

Sì, dall'inizio della storia della cristianità: a parte questo, vediamo com'è la storia dello "scoop" del Fatto e dei documenti usciti dal Vaticano

Concerti, cinema all'aperto e visite ai siti archeologici di notte, oltre alle occasioni di visitare tutti quei posti dove di solito c'è troppa gente

Si seguono i grandi flussi di consumo, il grosso dei cibi e dei vestiti che si comprano ha il marchio impareggiabile della normalità, si clicca “Ferragni” perché si è letto da qualche parte che tutti cliccano Ferragni.

Il festival di canzoni per bambini ha accompagnato varie generazioni, ma farlo in mezzo a YouTube e TikTok è più difficile

Sembra che Paolo Zampolli abbia ricevuto la nomina direttamente da Trump, ma nessuna istituzione italiana ne sa niente, e non si sa neanche cosa viene a fare

A Rota d'Imagna da nove mesi 90 minori fuggiti dalla guerra si sono aggiunti ai 900 abitanti, con qualche tensione

La raccolta dei post di argomento matematico nell'ultimo mese

I vicoli e le strade della capitale hanno storie affascinanti quanto i loro nomi: da Largo del Pallaro a Via delle Botteghe Oscure, passando per il controverso Viale dei Quattro Venti


«Nel 1944 Gorla è quello che oggi chiameremmo un quartiere residenziale, tranquillo. È un luogo di pace in mezzo a tanti punti di interesse bellico: la Breda, la Magneti Marelli, la Falck. La mattina del 20 ottobre gli Alleati si concentrano su quelle zone industriali, ma centrano in pieno due scuole: a Precotto non ci sono vittime, ma a Gorla la bomba si infila nella tromba delle scale e fa franare l'edificio. Le vittime sono duecento, di cui 184 bambini: “i Piccoli Martiri di Gorla”. Tutte le volte che la zia Giuditta ne parla cita il cielo di quella giornata particolarmente bella – “bella come il 20 ottobre”, dice e poi si rabbuia in viso. Ed è quello che colpisce di più delle testimonianze: tutte cominciano parlando del cielo, come se l’azzurro potesse sovrapporsi al nero della morte, anche nei ricordi»

«Mi è difficile, quasi mezzo secolo dopo, ricordare nitidamente la conversazione. Ma il nocciolo della questione lo ricordo bene. Claudio Pica da Trastevere era sì furibondo; ma soprattutto ferito dal mio riferimento ai gemelli “grossi come dischi volanti”. Mi piace riassumere il breve discorso che il Reuccio mi fece, seduti uno di fronte all’altro nella saletta della portineria dell’Unità di Milano, mentre il custode Giuseppe, con la coda dell’occhio, vegliava sulla mia incolumità: “Non me ne frega niente se non ti piace come canto. Ma non ti perdono di avermi preso per il culo per i miei gemelli sull’Unità, il giornale del popolo". Quello che per me era stato solo un dileggio occasionale, una noterella satirica sull’abbigliamento di un cantante, per lui era un attacco alla sua credibilità di “uomo del popolo”»

Storia, tappe e sviluppi recenti della mobilitazione anti-democratica contro unioni omosessuali, stepchild adoption, gestazione per altri e diritti delle donne [Continua]

«I vescovi parlano di dialogo, i giornalisti celebrano o stigmatizzano provvedimenti e circolari usate per creare polemiche inutili, i politici di ogni schieramento fanno sparate quasi sempre distanti dalla realtà. Solo noi e i ragazzi sappiamo com’è una giornata di scuola, con i suoi abissi e le sue grandezze, la noia e l’entusiasmo. Siamo noi a gestire quelli che sulla carta sono numeri, e nelle aule sono persone»

«La parola “again” con la quale terminano i due acronimi di Trump e Musk (Maga e Mega) gli europeisti non la devono usare. Perché non serve. Non c’è nulla di “again”, nell’Europa Unita, nessun ritorno a improbabili splendori del passato, nessuna forza ritrovata, nessun richiamo a precedenti ordini»
