Il caso satira al Fatto
Una vignetta di Disegni su Asor Rosa e una più solida rivalità sui ruoli hanno scatenato litigi e rimozioni

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Il direttore Chiaberge "va via" per i risultati insoddisfacenti di Saturno

Piero Ignazi sulla pessima riforma elettorale in discussione e su chi ne è responsabile



Si possono "perpetrare" azioni illecite o criminose, disoneste o riprovevoli: ma in latino questa parola aveva un significato più ampio

Un ricercatore di Oxford ha trovato un modello per dimostrarne l'infondatezza: se fossero vere sarebbero coinvolte troppe persone perché si potesse mantenere il segreto

«Oggi Forza Italia è incomprensibile per chi non conosca la vita privata di Berlusconi»

È evidente, purtroppo, che la vicenda sia nata all’interno della Comunità LGBT. L’autore del pezzo delle Iene fa semplicemente da testimone, da portavoce [Continua]

Fu “Il postino”, le cui riprese terminarono poche ore prima della sua morte, trent'anni fa, dopo enormi sforzi e sacrifici in condizioni di salute precarie

Un articolo sulla rivista The Passenger racconta gli affari della mafia attorno a una nuova specie invasiva arrivata nel fiume Tago

Cosa dobbiamo pensare a questo punto dell'indagine sul presidente degli Stati Uniti, e da cosa dipendono i suoi sviluppi


Il più grande musicista del Novecento greco, in grado di organizzare manifestazioni, dettare linee politiche, scrivere volantini per il quartiere e spedire lettere a Nixon [Continua]

«L’altro giorno in autobus a Hong Kong ho ascoltato due ragazzini in divisa da scolaretti parlarsi in mandarino, per quanto con un accento terribile che mi sembrava molto cantonese. Mi sono chiesta perché non si parlassero in cantonese direttamente. Anche a Shanghai la lingua legata al maggior prestigio e potere sociale sta smettendo di essere lo shangaiese, per diventare il mandarino. I bambini che aspirano a essere cool e a beneficiare del potere della lingua dominante si parlano in mandarino in autobus»

La storia dello scandalo che coinvolse Bill Clinton e Monica Lewinsky, e del modo disastroso in cui lo gestirono i Repubblicani

«Nel mio caso per fortuna non c’erano statue da tirar giù come per Nerone o Caligola (o Saddam Hussein) e mi rifiuto di credere che ora mi chiamino, come si dovette per anni fare in Argentina, “tirano prófugo” o “dictador depuesto”. Eppure da qualche giorno mi chiedo cosa significhi per me essere oggetto di una minuscola forma di “damnatio memoriae”»


Il Libano attende i risultati dell'indagine sulla strage in cui fu ucciso il primo ministro Hariri
