garry trudeau
Amazon e le serie tv
Brad Stone nel suo libro su Amazon racconta che Jeff Bezos, come Steve Jobs, Bill Clinton, Barack Obama non è cresciuto con il suo padre biologico [Continua]

Le scuse di Trudeau (e le nostre)
La pubblicazione di nuove strisce di Doonesbury riprenderà il 18 novembre

Per i fans di Doonesbury
Garry Trudeau si prende una vacanza estiva per un nuovo progetto video

Le contestate strisce di Doonesbury sull’aborto
Alcuni giornali non pubblicheranno le vignette di questa settimana, che contestano duramente la legge del Texas che impone alle donne un'ecografia prima di abortire

I disegni di Doonesbury

Altri articoli su questo argomento
Berkeley Breathed ha sessant’anni

Cosa vuol dire “sideboob”
Breve spiegazione per capire di che cosa parla la striscia di Doonesbury di oggi

La prefazione di Barack Obama all’ultima raccolta dei Peanuts
Dove ha scritto, tra le altre cose, che «non sono mai cresciuto troppo per smettere di leggerli»

Perché no
«Non importa che stiano legalizzando altri Paesi, che il proibizionismo abbia fallito soprattutto nel limitarne il consumo, che se ne approfittino circuiti illegali. Non conta. Conta solo che non si può legalizzare. Come se fosse un assioma, un fatto insuperabile, come se cambiare fosse un azzardo gigantesco. Ciò va ben oltre il condizionamento del Vaticano e del tradizionalismo politico che al Vaticano continuamente si riferisce, spesso senza un reale collegamento con ciò che Oltretevere si pensa. No, è un fatto assoluto»

La storia di “Primary Colors”, ancora attuale
Negli anni Novanta in America uscì un romanzo politico di grande successo, scritto sotto pseudonimo, e l'autore venne "smascherato" da un articolo di giornale: vi ricorda qualcosa?

Il Trump di Doonesbury
Il Washington Post ha intervistato il creatore della popolare striscia a fumetti americana, che da quasi trent'anni segue l'evoluzione di Trump

Madre è chi la madre fa
Catalogo di matrigne più o meno famose della letteratura, da rileggere per la festa della mamma

L’ultima volta che ho visto Enzo Baldoni
«Non ho mai amato la retorica dell’eroe. Non c’è dubbio, però, che in Iraq Enzo Baldoni si sia comportato da eroe, cercando di testimoniare quello che accadeva e portando aiuto, a rischio della vita. Si prese in carico il destino di un ragazzo amputato, che poi fu curato da Emergency, e guidò due missioni umanitarie per portare aiuti in una città assediata. Ma non c’è dubbio neppure che le istituzioni italiane abbiano scelto di dimenticarlo. Credo che Enzo Baldoni ne avrebbe riso perché aveva troppo senso dell’umorismo e amava troppo la vita per essere attratto dalle medaglie e dall’ideologia della bella morte. Lo aveva anche scritto per tempo, previdente e pignolo com’era, nelle disposizioni per il suo funerale»

Insicuri e spaventati
Lo dice il Censis degli italiani, lo dice il direttore del Post nel suo libro
