bilance
Gli americani non ne vogliono sapere di usare bilance in cucina
Le dosi si misurano in tazze e cucchiai, un'abitudine radicata ma da tempo contestata dagli chef e soprattutto dai pasticcieri

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Un regalo di Natale al giorno: -17
Qualcosa che potrebbe essere utile dopo pranzi di Natale, cenoni di Capodanno e dolci dell'Epifania

Il chilogrammo sta per cambiare, per rimanere lo stesso
Il vecchio campione di riferimento non va più bene (e rischierebbe di farci prendere in giro dagli alieni), quindi useremo una costante della meccanica quantistica

Qualche gadget per stare meglio

Sette cose che abbiamo comprato
Una tovaglia natalizia, un asciugamano-turbante, e un efficientissimo sturalavandino non chimico, tra le altre cose

Un altro chilogrammo è possibile
Il campione di riferimento che da più di un secolo ci dice quanto è un chilo è diventato più leggero: i fisici hanno quasi trovato un'alternativa

La casa delle bambole più grande al mondo ha 100 anni
È quella della regina Maria del Regno Unito: è dotata di elettricità, acqua corrente e libri inediti scritti a mano da autori dell'epoca

Il futuro delle casse al supermercato
I supermercati vogliono farci usare sempre di più quelle automatiche: e siccome a molti non piacciono, si stanno ingegnando

Cosa comprare per avere una casa un po’ più “smart”
Otto cose che si possono connettere al wifi o controllare tramite Bluetooth per gestire meglio la propria casa (o per divertirsi)

Perché comprare un trapano quando lo si può prendere in prestito in una biblioteca
Anche in Italia si stanno diffondendo le “oggettoteche”, per condividere strumenti di uso sporadico risparmiando soldi e spazio, e consumando di meno

Perché i paesi anglosassoni usano libbre, miglia e acri?
Per ragioni storiche, politiche e culturali molte unità consuetudinarie sono sopravvissute alla diffusione del sistema metrico decimale

Non c’è al mondo un luogo che non faccia male
«Desideravo da anni andare a Klagenfurt, per quella mia fissazione di fermarmi davanti alle tombe delle scrittrici e degli scrittori che ho amato e parlar loro nella mia testa, ma accanto alle loro ossa, anzi alla polvere che sono tornati a essere. Volevo vedere dov’era nata, Ingeborg Bachmann, perché sempre voglio vedere il luogo di nascita di chi amo, soprattutto se lo ha abbandonato, se lo ha perduto. Sembra una scelta sua, invece è stata la Storia a decidere quell’esilio. Anche mio padre è un esiliato, come me. Anche per noi è stata la Storia a scegliere – ma chi la chiamerebbe così»

Vite speciali da ufficio stampa
La casa editrice Zanichelli ricorda Laura Lisci con un suo testo sul lavoro di chi promuove libri speciali

La storia di Chernobyl
Prima che diventasse Chernobyl, e anche dopo
