Il cancelliere Friedrich Merz ha regalato a Trump un cimelio del suo nonno tedesco

Friedrich Merz consegna a Donald Trump il certificato di nascita, nello Studio Ovale della Casa Bianca, il 5 giugno
Friedrich Merz consegna a Donald Trump il certificato di nascita, nello Studio Ovale della Casa Bianca, il 5 giugno (AP Photo/Evan Vucci)

È consuetudine che i capi di stato e di governo si scambino doni di circostanza ai loro incontri istituzionali. Durante un atteso incontro alla Casa Bianca, a Washington, giovedì il cancelliere tedesco Friedrich Merz ne ha portato al presidente degli Stati Uniti Donald Trump uno piuttosto personale e ragionato: il certificato di nascita di suo nonno, incorniciato. Il nonno del presidente, Friedrich Trump, infatti era tedesco: nacque nel 1869 a Kallstadt, nell’odierna Renania-Palatinato, prima di emigrare a New York in cerca di fortuna (in seguito americanizzando il suo nome in Frederick).

Oltre al documento ufficiale, in tedesco, la cornice contiene una sua traduzione in inglese

Il dono di Merz serviva per ingraziarsi Trump prima di un momento che in questi mesi è diventato una specie di imboscata per altri leader: su tutti per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e per quello sudafricano, Cyril Ramaphosa. L’incontro con Merz è invece filato liscio anche perché ha parlato quasi solo Trump e il cancelliere non l’ha mai contraddetto. Eccetto in un momento, quando le origini tedesche di Trump non gli hanno impedito di fare un’affermazione del tutto fuori luogo.

Merz ha ricordato che il 6 giugno (venerdì) ricorre il D-Day, l’anniversario dello sbarco in Normandia, cioè l’operazione militare condotta dagli eserciti alleati che segnò un punto di svolta durante la Seconda guerra mondiale e che dette inizio alla campagna che si sarebbe poi conclusa con la resa della Germania nazista. Trump, credendo di fare una battuta, ha detto «non è stato un giorno molto felice per il tuo paese». Merz ha risposto molto serio: «Signor presidente, quello fu il giorno della liberazione del mio paese dalla dittatura nazista».

Nel corso della conferenza stampa Trump ha poi risposto alle recenti critiche di Elon Musk a una sua proposta di legge, dicendosi «deluso» da lui.

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