Salve, lascio il PD

Salve,
sono Giovanni Robertini, ho 35 anni e vorrei chiedere alla vostra segreteria l’annullamento della mia tessera del PD. Non intendo più sostenere, votare né interessarmi delle questioni di un Partito che non mi rappresenta più. Provo a sintetizzare in dieci punti e un po’ di fretta il motivo della mia scelta:

– incapacità del Pd di offrire una proposta (anche utopica) per una via d’uscita dalla crisi economica e politica
– i problemi di comunicazione tra i politici del medesimo partito
– i rottamatori che sono peggio dei rottamati
– la semplicizzazione dell’opposizione in antiberlusconismo
– non la questione morale (grande burla mediatica), ma almeno un po’ di onestà!
– la grande noia della questione settentrionale nel Pd e i tentativi di flirtare con la Lega (penosi!)
– l’incapacità di creare una coalizione all’opposizione, e la lentezza per il cambiamento della legge elettorale
– i giovani che sembrano già vecchi (vedi Maran)
– i continui attacchi interni a Bersani, che avrà anche i suoi difetti ma trovatemene uno meglio lì dentro
– la patina grigio stanca e un po’ sfigata che avvolge ogni esponente del pd quando va in tv (più stile ragazzi)

scusandomi per il disagio (se non avessi deciso di iscrivermi qualche anno fa dietro incauto entusiasmo, avrei evitato questa manfrina)

Giovanni Robertini

Giovanni Robertini

Vive a Milano. Come autore televisivo ha fatto parte del gruppo di brand:new e di Avere Ventanni per Mtv; de L'Infedele e di Invasioni Barbariche (dove si trova ora) per La7. Ha pubblicato il libro "Il Barbecue dei panda - L'ultimo party del lavoro culturale"