L’Ucraina ha colpito per la prima volta una petroliera russa nel Mediterraneo

Un frame del video dell'attacco diffuso dall'SBU
Un frame del video dell'attacco diffuso dall'SBU

L’Ucraina ha colpito per la prima volta una petroliera russa che navigava nel Mediterraneo, con un attacco coi droni. Anche se la petroliera non stava trasportando un carico, l’attacco è notevole perché è avvenuto a più di 2mila chilometri dall’Ucraina, in acque neutrali al largo della Libia. La petroliera appartiene alla “flotta fantasma” russa, di cui fanno parte quelle navi che trasportano clandestinamente il petrolio per aggirare le sanzioni contro la Russia.

Gli attacchi coi droni alle petroliere, e alle raffinerie, russe sono considerati un tentativo dell’Ucraina di mostrare di essere in grado di colpire la Russia in uno dei suoi settori più redditizi e che il regime di Putin usa per finanziare la sua guerra di invasione. In questo caso l’attacco è stato rivendicato dall’SBU, i servizi segreti ucraini, anche per il suo valore simbolico: come prova dell’efficacia dei droni ucraini, dell’abilità dei loro piloti, e dell’estensione della campagna di attacchi alle petroliere. Uno degli ultimi era stato nel mar Nero, e aveva impiegato droni marini.

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