Al museo del Louvre è cominciato uno sciopero del personale
A partire da lunedì rimarrà chiuso, non si sa fino a quando

Lunedì mattina circa 400 dipendenti che lavorano al museo del Louvre di Parigi hanno votato la proposta di sciopero a oltranza, ovvero senza data di fine, fatta dai sindacati CGT e CFDT. Secondo i sindacati e i lavoratori lo sciopero è necessario per protestare contro il deterioramento delle condizioni di lavoro e il peggioramento dei servizi per i visitatori, dovuto per esempio alle folle. Molti di questi problemi sono legati alla riduzione dei fondi statali per la gestione del museo, che negli ultimi anni sono stati progressivamente ridotti.
Lunedì mattina il Louvre non ha aperto per via dell’assemblea sindacale in cui è stato approvato lo sciopero. Rimarrà chiuso anche nel resto della giornata, e al momento non è prevista una data di riapertura. Inizialmente la dirigenza del museo aveva cercato di capire quanti lavoratori, su un totale di circa 2.100, non avessero aderito allo sciopero per vedere se fosse comunque possibile aprire il museo durante la giornata, ma l’alta partecipazione non lo ha permesso. Ogni giorno il museo è visitato da circa 30mila persone.

I lavoratori del Louvre espongono striscioni fuori dal museo dopo aver votato uno sciopero, Parigi, Francia, 15 dicembre 2025 (AP Photo/Michel Euler)
I sindacati lamentano l’aumento del carico di lavoro e chiedono più assunzioni a tempo indeterminato, specialmente nelle aree della sicurezza e dei servizi ai visitatori. La settimana scorsa hanno avuto vari incontri con i funzionari del ministero della Cultura. Questi ultimi vorrebbero evitare la chiusura prolungata del museo, soprattutto in un momento di alto afflusso come quello delle festività natalizie e di fine anno.
A uno di questi incontri ha partecipato anche la ministra della Cultura Rachida Dati: secondo fonti di Agence France-Presse si sarebbe impegnata a limitare la riduzione dei fondi per il museo, attualmente prevista per 5,7 milioni di euro nella legge di bilancio per il 2026. Nel 2024 il museo aveva ricevuto 98,2 milioni di euro. Secondo i sindacati però al momento non è stata fatta alcuna nuova proposta.
Il Louvre è uno dei musei più noti e visitati al mondo. Negli ultimi mesi se ne è parlato molto per via del rocambolesco furto di alcuni oggetti esposti, che ha evidenziato le carenze nella sicurezza (gli oggetti rubati non sono ancora stati recuperati). Ha anche noti problemi strutturali e organizzativi, tra cui la carenza di personale, che a volte obbliga a chiudere l’ingresso di alcune sale del museo per evitare che rimangano senza supervisione. In alcune occasioni varie zone sono state chiuse a causa delle cattive condizioni dell’edificio. Per esempio a novembre le perdite di alcuni tubi dell’acqua avevano danneggiato circa 400 libri esposti nell’area riservata all’Antico Egitto: i lavori per sistemare i tubi erano previsti per settembre del 2026.
Per cercare di risolvere questi problemi, a gennaio la direttrice Laurence des Cars aveva scritto al governo francese una lettera in cui descriveva i problemi delle infrastrutture del museo, trascurate da anni: il presidente francese Emmanuel Macron aveva risposto, annunciando un grosso piano di ristrutturazione.
Lo scorso venerdì la ministra Dati ha affidato il compito di «riorganizzare profondamente» il Louvre a Philippe Jost, funzionario pubblico cui nel 2o23 era già stata affidata la ricostruzione del tetto della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Jost lavorerà insieme alla direttrice des Cars.



