Cosa ha portato alla clamorosa squalifica delle McLaren a Las Vegas
È stata letteralmente una questione di millimetri, ma per capire il perché bisogna sapere cos'è un “pattino”

Alla fine del Gran Premio di Las Vegas di Formula 1 le due McLaren, arrivate al traguardo in seconda e in quarta posizione, sono state squalificate per un’irregolarità tecnica ed estromesse dalla classifica della gara. È una notizia abbastanza clamorosa, sia perché non succede spesso a questi livelli, sia perché gli effetti della squalifica hanno un grande impatto sulla contesa per la vittoria del campionato tra i due piloti della McLaren, Lando Norris e Oscar Piastri, e il pilota della Red Bull Max Verstappen, vincitore della gara.
Dalle verifiche condotte dai commissari a fine gara sulle macchine dei primi dieci piloti classificati è emerso che su entrambe le McLaren lo spessore del pattino, una tavola attaccata sul fondo delle macchine, era inferiore al minimo consentito dal regolamento, che è nove millimetri. Può succedere che il pattino si consumi per effetto dell’attrito con l’asfalto, se l’assetto della macchina è configurato dalla squadra in modo improprio. E la squalifica di solito è automatica, indipendentemente dall’intenzione o meno di violare il regolamento. Quest’anno era successo un’altra volta: alla Ferrari, dopo il Gran Premio della Cina.
Il pattino (o plank) è quella lunga e piatta tavola in resina color legno che ogni tanto si intravede quando le macchine vengono sollevate dalla pista con una gru per essere recuperate dopo un incidente. Fu introdotto in Formula 1 negli anni Novanta, per ridurre la velocità per motivi di sicurezza. È una parte delle macchine progettata per imporre un’altezza minima dal suolo e limitare così la deportanza, ossia la forza aerodinamica che spinge il veicolo verso il basso.
Semplificando, più si riesce a tenere basse le macchine, più le macchine sono “attratte” dal suolo e riescono a essere veloci in curva ed efficienti in rettilineo. Nelle moderne macchine di Formula 1, per come sono sviluppate, è un effetto ancora più accentuato che in passato. In pratica, il divieto di usurare troppo il pattino impedisce alle squadre di tenere le macchine troppo basse. Il regolamento tecnico stabilisce che il pattino sia spesso un centimetro, ma ammette un millimetro di tolleranza: su entrambe le McLaren lo spessore era però inferiore a 9 millimetri.
I delegati della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) incaricati dei controlli hanno detto di credere all’assoluta buona fede della McLaren. I rappresentanti della squadra si sono difesi ricordando che durante le prove libere la pioggia e un’interruzione della sessione avevano ridotto il tempo a disposizione delle squadre per provare gli assetti. Cercando di evitare la squalifica, la McLaren ha inoltre sostenuto che nel caso di violazioni di questo tipo sanzionate nel 2025 l’usura del pattino era stata maggiore. Non c’è però una regola che stabilisca sanzioni diverse a seconda dello spessore riscontrato nei controlli, ha risposto la FIA.
Ultimamente in Formula 1 i casi di consumo eccessivo del pattino tendono in effetti a verificarsi quando le squadre, per vari motivi, non hanno sufficiente tempo a disposizione per provare gli assetti da gara durante le prove libere. Sono più frequenti inoltre sulle piste che hanno lunghi rettilinei, che portano le macchine a raggiungere e mantenere per molto tempo la massima velocità possibile: questo aumenta la spinta verso il basso e i rischi di usura del pattino.



