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  • Giovedì 6 novembre 2025

La più grande università pubblica della Spagna non ha più soldi

L'Università Complutense di Madrid ha dovuto chiedere un prestito al governo regionale, e non è l'unico ateneo in difficoltà

La facoltà di fisica dell'Università Complutense di Madrid, Spagna, 3 maggio 2024 (Jesús Hellán/contacto via ZUMA/Ansa)
La facoltà di fisica dell'Università Complutense di Madrid, Spagna, 3 maggio 2024 (Jesús Hellán/contacto via ZUMA/Ansa)
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L’Università Complutense di Madrid, l’università pubblica più grande della Spagna e una delle più prestigiose del paese, è in grande difficoltà economica e ha dovuto chiedere un prestito da 34,5 milioni di euro al governo regionale di Madrid, guidato dalla presidente Isabel Díaz Ayuso (del Partito Popolare, di centrodestra). Il prestito, che è stato ottenuto, è stato fondamentale perché altrimenti l’università avrebbe avuto grossi problemi a pagare gli stipendi degli oltre 11mila dipendenti e le altre spese correnti negli ultimi mesi dell’anno.

L’insufficienza di fondi sta avendo delle ripercussioni molto concrete su tutte le attività dell’università, che ha quasi 65mila studenti. La direzione è stata costretta a ridurre le lezioni di alcuni corsi, ha difficoltà a pagare i ricercatori e ad assumere nuovi professori per sostituire quelli che vanno in pensione. C’è poi il problema della carenza di personale amministrativo, che rende più complessa l’organizzazione quotidiana del lavoro, l’ottenimento di bandi e l’erogazione degli aiuti finanziari agli studenti che ne hanno diritto.

Il principale motivo dei problemi sono gli scarsi finanziamenti che la Complutense riceve dal governo della comunità autonoma di Madrid (ossia dal governo regionale, che in Spagna ha ampia autonomia e gestisce varie cose, tra cui il sistema scolastico e universitario). Non è una novità: i tagli ai fondi per le sei università pubbliche di Madrid, inclusa l’Università Complutense, sono cominciati a causa della crisi finanziaria globale del 2008 e sono proseguiti durante la successiva crisi economica dei debiti sovrani europei, che ha colpito duramente la Spagna nei primi anni Dieci.

Il rettorato dell’Università Complutense di Madrid, 26 agosto 2012 (Carlos Delgado/Wikimedia Commons)

I finanziamenti per queste università non sono stati aumentati negli anni successivi, nonostante l’economia della regione di Madrid e in generale della Spagna siano migliorate molto. Per esempio, il quotidiano El País ha scritto che nel 2024 l’Università Complutense ha ricevuto fondi per 412 milioni di euro, usati per pagare gli stipendi e le principali spese, quasi 15 milioni in meno di quanto aveva ricevuto dal governo regionale nel 2010 e nel 2011. Nella regione la spesa per studente è inferiore di circa il 20 per cento rispetto alla media nazionale. Le difficoltà dell’Università Complutense sono quindi il caso più evidente di una crisi di risorse che coinvolge tutte le università pubbliche, seppur con gravità differenti.

Gli scarsi finanziamenti sono diventati anche un tema di dibattito politico. La comunità autonoma di Madrid è governata da trent’anni dal Partito Popolare: la presidente Ayuso ha difeso il suo operato sostenendo che le difficoltà finanziarie delle università pubbliche dipendano soprattutto da una cattiva gestione interna delle risorse. Ha aggiunto che il suo governo non ha fatto mancare i sostegni economici, come dimostrerebbe il prestito appena erogato all’Università Complutense. Allo stesso tempo nel mondo accademico il prestito è stato interpretato come una forma di intervento e di controllo sull’ateneo, piuttosto che come un reale strumento di aiuto economico.

Per ripagare il prestito, di cui non è stato reso pubblico il tasso di interesse, l’Università Complutense ha irrigidito il piano di riduzione della spesa tra il 2026 e il 2028, portando il livello di tagli previsti dal 30 per cento (stabilito nel 2024) al 35. I tagli riguarderanno le spese fatte per l’acquisto di materiale didattico e di laboratorio, l’organizzazione di eventi e conferenze e la copertura dei costi di viaggio per i ricercatori. L’università, che considera il prestito una soluzione temporanea, aveva chiuso il bilancio del 2024 con una perdita di 33 milioni di euro.

Un’associazione che include le sei università pubbliche di Madrid ha indetto uno sciopero universitario il 26 e il 27 novembre, per protestare contro gli scarsi finanziamenti universitari decisi dal governo regionale.

Ayuso ha spesso avuto un atteggiamento polemico con le università pubbliche anche per temi che non hanno a che fare con il bilancio. Per esempio le ha criticate più volte sostenendo che permettano con troppa facilità di organizzare manifestazioni studentesche a sostegno della causa palestinese e contro i continui attacchi e crimini compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza (la Spagna è il paese europeo più solidale con la popolazione palestinese e più duro con Israele).