La presidente della regione di Madrid proporrà una legge molto severa contro le proteste nelle università

Isabel Díaz Ayuso durante un'intervista con Associated Press, Madrid, 26 aprile 2021 (AP Photo/Bernat Armangue, File)
Isabel Díaz Ayuso durante un'intervista con Associated Press, Madrid, 26 aprile 2021 (AP Photo/Bernat Armangue, File)

Il quotidiano spagnolo El País ha letto la bozza di un disegno di legge voluto dalla presidente di destra della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, che prende di mira le proteste universitarie. Contattato dal País, un portavoce del ministero dell’Istruzione si è rifiutato di confermare se quella letta dal quotidiano sia la versione definitiva della bozza.

La bozza prevede per ora che le infrazioni definite «gravi», fra cui le manifestazioni non autorizzate per ostacolare altre attività, possano essere punite con una multa fino a 100mila euro. Secondo El País potrebbero essere inclusi gli accampamenti contro il genocidio a Gaza o le manifestazioni per boicottare o ostacolare alcuni convegni, che all’università di Madrid hanno portato alla cancellazione di diverse conferenze di politici di estrema destra. Le infrazioni «molto gravi», per ora definite in modo piuttosto vago, comporterebbero multe ancora più alte, fino a 1 milione di euro, e una punizione sia per i trasgressori sia per gli istituti universitari: comprendono per esempio il fatto di «non garantire la pluralità e la libertà nel campus, in particolare la libertà di espressione e la libertà accademica». Per le infrazioni «minori», come per esempio esporre uno striscione non autorizzato, le multe arrivano fino a 15mila euro.

Questo nuovo regime disciplinare, che colpisce le università in modo simile a come sta cercando di fare Donald Trump negli Stati Uniti, sarebbe però in conflitto con le leggi nazionali che garantiscono l’indipendenza universitaria e con altre normative statali, come la Legge sulla convivenza universitaria del 2022 che già punisce le infrazioni degli studenti nei campus, e con lo Statuto dei dipendenti pubblici del 1986, che si applica ai lavoratori dei campus statali. La versione vista dal País inoltre contiene formulazioni molto generiche: secondo un professore di diritto sentito dal giornale rischierebbe comunque di essere abrogata dalla Corte Costituzionale.

Settimane fa l’associazione studentesca Libertad Sin Ira, vicina al Partito Popolare, il partito di Ayuso, e a Vox, di estrema destra, si è vantata pubblicamente di aver ispirato il regime sanzionatorio del nuovo disegno di legge.

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