In Algeria si insegna meno francese di un tempo
Il governo dice di preferire l'inglese perché è la lingua più parlata al mondo, ma c'entra anche il passato coloniale

Da decenni il francese è di gran lunga la lingua straniera più parlata in Algeria (le lingue ufficiali sono l’arabo e il berbero). Da qualche anno però il governo sta cercando di limitarlo, per esempio smettendo di usarlo nelle pubbliche amministrazioni e preferendo insegnare l’inglese nelle scuole già nelle scuole elementari (dove prima era insegnato soprattutto il francese) e nelle università, dove in diversi casi i programmi che prima erano insegnati in francese ora sono insegnati in inglese. Ufficialmente perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo ed è quindi utile conoscerla, ma probabilmente anche perché il francese è sempre stata una lingua controversa, dato che è legata al periodo in cui l’Algeria fu una colonia della Francia.
Dal 2023 il governo algerino ha proibito a circa 600 scuole private di offrire ai propri studenti le materie previste dal programma di studi nazionale francese. Alcune aziende controllate dal governo, come Air Algérie e Algérie Télécom, hanno a loro volta iniziato a usare l’inglese, e non il francese, su documenti come i biglietti aerei e le bollette.
L’Algeria fu una colonia francese dal 1830 al 1848 e in seguito, fino al 1962, un territorio integrato nel paese: ottenne l’indipendenza dopo una guerra molto violenta, ma nei decenni successivi mantenne rapporti stretti con la Francia. Fin da subito il governo cercò di limitare la diffusione del francese, promuovendo l’arabo. Si stima però che tuttora il francese sia parlato da quasi un terzo della popolazione, circa 15 milioni di persone su 47. Moltissimi algerini tra l’altro continuano a emigrare in Francia.

Un uomo legge una copia di El Watan, un giornale francofono algerino, ad Algeri, nell’estate del 2024 (AP/Fateh Guidoum)
Fino a qualche anno fa il fatto che una grossa parte della popolazione fosse francofona non sembrava un grande problema. Le Monde nel 2012 raccontava come il francese fosse presente un po’ dappertutto nelle strade della capitale, Algeri, e di come gli abitanti lo mescolassero tranquillamente con l’arabo nella vita di tutti i giorni.
Le cose sono cambiate negli ultimi anni, per diverse ragioni. Una è stata l’elezione di Abdelmadjid Tebboune come presidente, nel 2019 (è stato poi riconfermato nel 2024). Tebboune ha governato in modo via via più autoritario, reprimendo attivisti e giornalisti, sfruttando l’appoggio dell’esercito e prendendo spesso posizioni critiche nei confronti della Francia. Da mesi i rapporti diplomatici tra Francia e Algeria vanno malissimo.
È complicato stimare l’impatto concreto delle misure per scoraggiare l’uso del francese. Da decenni i giornali francofoni in Algeria sono in grossa crisi: vari hanno chiuso, e lo spazio occupato dai media francofoni in generale si è ristretto. Al tempo stesso i cambiamenti nelle abitudini linguistiche di una popolazione sono un processo lento e graduale, e molti esperti dicono che il francese rimarrà ancora a lungo una lingua influente in Algeria.
La decisione di sostenere l’inglese nell’insegnamento e di invertire una tradizione decennale sta creando anche qualche problema. Dal 2022 il governo ha dovuto impiegare migliaia di docenti per insegnare l’inglese nelle scuole elementari e all’università, dove sono avvenuti i cambiamenti maggiori: ne sta cercando ancora decine di migliaia.
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