L’NBA che c’è, e quella che manca, a questo Eurobasket
La Serbia di Jokic, la Grecia di Antetokounmpo, la Slovenia di Doncic e la Francia senza Wembanyama, ai campionati Europei di basket dove l'Italia oggi ha perso la sua prima partita

Il 26 agosto è iniziato Eurobasket, il campionato europeo di pallacanestro maschile tra squadre Nazionali, che quest’anno si gioca tra Lettonia, Cipro, Finlandia e Polonia. Gran parte dell’attenzione è rivolta a chi, tra i giocatori presenti a Eurobasket, gioca o ha giocato in NBA, il campionato di basket più competitivo e seguito al mondo. E anche a quelli che mancano: come il 21enne francese Victor Wembanyama, uno dei giocatori più talentuosi al mondo, o l’italoamericano Donte DiVincenzo, che avrebbe dovuto giocare con la Nazionale italiana ma che è assente per un «problema fisico».
Negli ultimi decenni gli europei che giocano in NBA (che è il campionato nordamericano) sono aumentati notevolmente. In questa edizione 18 delle 24 Nazionali hanno almeno un atleta proveniente dalla NBA e in quasi tutti i casi i giocatori di squadre NBA sono considerati i migliori delle rispettive Nazionali.
A Eurobasket le 24 Nazionali sono divise in quattro gironi da sei squadre: fino al 4 settembre, ciascuna giocherà cinque partite contro le squadre del proprio gruppo (giovedì l’Italia ha perso la sua prima partita contro la Grecia 75-66). Le prime quattro squadre di ogni girone si qualificano alla fase a eliminazione diretta, che si giocherà in Lettonia dal 6 settembre. La finale sarà domenica 14 settembre.
Delle 75 partite che si giocheranno, le più attese a livello internazionale saranno quelle di Serbia, Grecia e Slovenia. Sono le Nazionali di Nikola Jokic, Giannis Antetokounmpo e Luka Doncic, tre giocatori NBA tra i più forti al mondo.
Tra i tre, Jokic è senza dubbio il migliore. Nelle sue ultime cinque stagioni in NBA con i Denver Nuggets ha vinto una volta l’NBA (2023), tre volte il premio di MVP (miglior giocatore) della regular season, la prima parte del campionato, e quest’anno ha giocato la miglior stagione della sua carriera. La sua Nazionale, la Serbia, è la favorita per la vittoria di questo Eurobasket. Oltre a lui ci giocano altri tre forti cestisti di NBA – Bogdan Bogdanović, Nikola Jovic e Tristan Vukcevic – e alcuni altri che in NBA hanno giocato nelle passate stagioni.
Tra le tantissime cose che Jokic sa fare benissimo ci sono i passaggi
Per la Grecia di Antetokounmpo e per la Slovenia di Doncic le aspettative sono più contenute. Entrambi sono gli unici giocatori attualmente in NBA delle due Nazionali e a differenza di Jokic non hanno compagni di alto livello come Bogdanović. La Grecia è comunque una buona squadra – ci giocano anche degli ex cestisti di NBA (come i fratelli di Antetokounmpo, Kostas e Thanasis) – e il suo unico grande problema è non avere un centro di ruolo, cioè quel giocatore alto e massiccio che gioca vicino al canestro per recuperare i palloni o segnare.
Tolto Doncic, la Slovenia è invece una squadra abbastanza mediocre, tant’è che per il sito specializzato The Ringer Doncic è «l’unica speranza» per la sua Nazionale. Le sue partite, poi, sono particolarmente attese, perché quest’estate ha perso molto peso e sembra in grandissima forma: in passato era stato criticato a lungo per il suo fisico.
Ancora più quotate della Slovenia e della Grecia sono la Germania e la Francia. Non hanno giocatori considerati capaci di cambiare l’andamento di una partita da soli, ma sono squadre solide e con un buon numero di giocatori ed ex giocatori di NBA. Dietro la Serbia, la Germania è la seconda favorita per la vittoria: ha vinto gli ultimi Mondiali nel 2023 e può contare su giocatori di NBA di buon livello come Franz Wagner, Dennis Schröder e Tristan da Silva.

Dennis Schröder durante una partita di preparazione per gli Europei, 21 agosto 2025 (Photo by Borja B. Hojas/Getty Images)
Anche la Francia promette bene, pur non avendo a disposizione i talentuosi ed esperti Rudy Gobert o Evan Fournier, oltre a Wembanyama. Ha in squadra giocatori di NBA giovani e promettenti, come Zaccharie Risacher e Alex Sarr, affiancati a dei compagni un po’ più esperti come Guerschon Yabusele, che gioca ancora in NBA.
Ci sono poi molte altre squadre competitive in questo Europeo, i cui punti di riferimento sono quasi sempre uno o più giocatori o ex giocatori di NBA. La Lituania, per esempio, ha Jonas Valančiūnas, compagno di squadra di Jokic nei Denver Nuggets; la Turchia ha il ventiduenne Alperen Şengün, il giocatore più forte degli Houston Rockets e uno dei giocatori più sorprendenti della scorsa stagione di NBA; la Lettonia ha invece Kristaps Porzingis, un cestista alto 218 centimetri con un’esperienza decennale in NBA; e la Finlandia farà affidamento a Lauri Markkanen, che gioca da tre anni negli Utah Jazz e che si è fatto notare nelle scorse settimane segnando 48 punti – che sono tanti – durante un’amichevole contro la Croazia.
La stessa Nazionale italiana farà affidamento soprattutto su Simone Fontecchio, il suo unico giocatore attualmente in NBA, e su Danilo Gallinari e Nicolò Melli, che hanno giocato rispettivamente 777 e 105 partite di NBA. Teoricamente l’Italia avrebbe un altro giocatore di NBA, Saliou Niang, che ha 21 anni ed è stato preso questa estate dai Cleveland Cavaliers. Niang, però, non ha ancora giocato una partita di NBA e l’anno prossimo giocherà alla Virtus Bologna, in una sorta di prestito.

Danilo Gallinari con i Denver Nuggets nel 2016 (Mike Stobe/Getty Images)
L’importanza dei giocatori di NBA per le squadre che partecipano all’Eurobasket si è vista anche in negativo: da quando si è scoperto che DiVincenzo e Wembanyama non ci avrebbero giocato, per esempio, l’Italia e la Francia sono state valutate come squadre meno competitive, seppur in modo diverso l’una dall’altra.
La presenza di tanti giocatori NBA in Eurobasket dimostra quanto si stia riducendo il divario tra il livello del basket europeo e quello statunitense, considerato il più competitivo al mondo. Alle ultime Olimpiadi il torneo di basket è stato vinto dagli Stati Uniti, ma le altre tre semifinaliste erano tutte europee: Francia, Germania e Serbia. Inoltre, negli ultimi sette anni, il titolo di MVP della NBA è stato assegnato cinque volte a un europeo: tre volte a Nikola Jokic e due a Giannis Antetokounmpo.
Ma non tutti apprezzano il fatto che l’attenzione si concentri quasi solo sui giocatori di NBA. L’allenatore della Serbia, Svetislav Pesic, ha sottolineato che la sua Nazionale non dipende solo da Jokic e Bogdanović, ricordando che sono soltanto due giocatori su 12.
In effetti non ha molto senso ridurre il valore di una squadra a uno o due giocatori, tant’è che quest’anno le favorite non sono solo quelle con i migliori giocatori di NBA, ma quelle con una squadra ben strutturata: la Serbia ha entrambe le cose, per capirci. E una squadra si può valutare anche attraverso altri elementi, come la qualità dell’allenatore o la presenza di titolari che militano in Eurolega, il principale torneo europeo di basket.
Eppure è abbastanza evidente che i giocatori NBA siano quelli più capaci di alzare il livello della squadra e spesso risultano anche i migliori giocatori del torneo: dal 2001 tutti i vincitori del titolo di MVP dell’Eurobasket provenivano dalla lega nordamericana. L’ultimo è stato Willy Hernangómez, che vinse l’Eurobasket con la Spagna nel 2022 mentre era un giocatore dei New Orleans Pelicans.
Quando poi si tratta di giocatori come Nikola Jokic o Luka Doncic, capaci di fare quasi tutto in campo e di migliorare notevolmente il gioco dei compagni, l’impatto diventa ancora più evidente. Nel loro caso lo si vede persino in NBA: per esempio, nelle partite che hanno giocato quest’anno senza Jokic i Nuggets hanno fatto in media quasi 13 punti e 5 assist in meno a partita.
L’Eurobasket è iniziato da un giorno e Jokic si è già messo in mostra



