Colonne, un podcast per capire cosa sta succedendo a Milano
In tre brevi puntate, per rispondere alle domande sulla complicata questione urbanistica partendo dall'inizio

In questi giorni vi sarà probabilmente capitato di leggere o sentire parlare della “questione urbanistica” di Milano, che è il modo in cui comunemente ci si riferisce a tutte le inchieste giudiziarie sulle approvazioni di grandi progetti edilizi a Milano che hanno avuto parecchi sviluppi nell’ultima settimana. Le inchieste sono cominciate tre anni fa, da un esposto in procura presentato da alcuni residenti di un complesso in via Aspromonte perché, all’interno di quello che per loro era il cortile comune ai loro condomini, era stato costruito un palazzo di sette piani.
I casi nel frattempo sono diventati tanti e alcuni riguardano questioni molto tecniche, in cui è difficile raccapezzarsi. Li abbiamo raccontati volta per volta sul Post e nella newsletter Colonne, dedicata a quello che succede a Milano, che esce ogni venerdì. Ora che la storia è diventata difficile da ignorare abbiamo però pensato che fosse il caso di mettere tutto in fila in un unico posto, e per questo abbiamo fatto un podcast in tre episodi che si chiama Colonne anche lui: lo trovate sull’app del Post, su Spotify, su Apple Podcasts e sulle piattaforme dove ascoltate i podcast.
Il podcast è stato scritto dalla redazione della newsletter Colonne (che è gratuita, e anche a questa vi potete iscrivere sul sito o sull’app del Post), e la voce è di Valeria Sforzini, che ne fa parte.
Nel primo episodio spieghiamo come siamo arrivati agli sviluppi della scorsa settimana; perché il caso Hidden Garden è importante; che cos’è e cosa fa la commissione per il paesaggio; e che cos’è e a cosa doveva servire la legge “Salva-Milano”. Nel secondo episodio chi sono oggi i principali indagati; cosa c’entra Sala; che cos’è il caso del Pirellino; e cosa succede adesso. Nell’ultima puntata parliamo del modo in cui Milano è cambiata negli ultimi quindici anni, dal problema delle case che non ci sono, a come arriveremo alle Olimpiadi invernali del prossimo febbraio.
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