Due omicidi a Città del Messico che stanno spaventando la politica locale
Sono insoliti per il luogo in cui sono avvenuti e per le persone che hanno colpito, e potrebbero avere un significato preciso

La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, è venuta a sapere degli omicidi di Ximena Guzmán e José Muñoz nel mezzo della sua conferenza stampa del mattino: la mañanera, che significa mattutina, è il modo con cui la capa di stato comunica novità e risultati. Era uscita dal palco per far parlare una sua collaboratrice ma era rimasta nella sala con i giornalisti. A quel punto le si è avvicinato Omar García Harfuch, il suo ministro della Sicurezza, le ha parlato brevemente e le ha dato un foglio in mano.
Sheinbaum è risalita sul palco e ha annunciato che martedì mattina poco dopo le 7, in un viale trafficato del centro di Città del Messico, erano stati uccisi a colpi di arma da fuoco due dei più importanti collaboratori della sindaca della capitale.
Poco dopo è stato diffuso un video dell’omicidio preso da una telecamera di sorveglianza, che ha cominciato a circolare sui social media e la cui autenticità è stata poi confermata dalle autorità.
Nel video si vede l’auto di Ximena Guzmán posteggiata con le quattro frecce a lato di Calzada de Tlalpan, una delle principali strade di Città del Messico. Si vede José Muñoz mentre si avvicina all’auto dal marciapiede e ci sale sopra: i due lavoravano entrambi nell’ufficio della sindaca della capitale, Clara Brugada, e probabilmente si erano organizzati per andare al lavoro assieme. A quel punto un uomo con un giubbino bianco e un casco da moto in testa comincia a sparare. Guzmán tenta di fuggire con l’auto, ma avanza appena. L’uomo scappa a piedi, i due muoiono poco dopo.
(Il video è qui sotto: è ripreso da lontano e non si vedono nel dettaglio atti cruenti, ma saltatelo se temete possa impressionarvi).
Nelle ore successive sono state ritrovate una camionetta e una motocicletta ritenute legate all’omicidio, in due luoghi diversi della città. La polizia ha detto di ritenere che almeno 4 persone siano coinvolte. Le indagini sono appena iniziate ma per modalità ed esecuzione l’assassinio è stato immediatamente attribuito ai cartelli del narcotraffico, che in Messico hanno una presenza massiccia e uccidono ogni anno decine di migliaia di persone. I due omicidi hanno creato enorme commozione e tensione.
Anzitutto perché a Città del Messico eventi di questo genere sono rari: la capitale messicana è ritenuta generalmente molto più sicura del resto del paese e ha un tasso di omicidi relativamente basso, paragonabile a città come Los Angeles o Chicago negli Stati Uniti. Mentre in Messico gli omicidi politici sono diventati un evento frequente, nella capitale sono eccezionali.

A sinistra, attorniata da auto della polizia e dal traffico, l’auto di Ximena Guzmán e José Muñoz, i due funzionari uccisi il 20 maggio 2025 (AP Photo/Fernando Llano)
Le due persone uccise erano funzionari politici non noti, ma importanti: in Messico il ruolo di sindaco della capitale è il secondo più potente dietro a quello di presidente del paese, e i due erano tra i più stretti collaboratori della sindaca Brugada.
Qui però c’è una grossa incongruenza, che ha sorpreso e spaventato tutta la politica messicana e in particolare il partito di governo, Morena, di cui fanno parte sia la presidente Sheinbaum sia la sindaca Brugada: nessuno dei due uccisi aveva un ruolo rilevante nel contrasto alla criminalità organizzata. Ximena Guzmán era la segretaria personale di Brugada, mentre José Muñoz era un consigliere vicinissimo alla sindaca, che però si occupava di questioni amministrative.
In Messico gli omicidi politici commessi dal narcotraffico colpiscono i leader (negli anni sono stati uccisi decine di sindaci in tutto il paese che si opponevano ai narcos) oppure i capi della polizia e i responsabili della sicurezza pubblica.
L’ultimo grosso evento di questo genere nella capitale avvenne nel 2020, quando ci fu un attentato proprio contro Omar García Harfuch, il ministro che ha comunicato alla presidente Sheinbaum dei due omicidi. Al tempo García Harfuch era il capo della sicurezza pubblica della città (la sindaca era proprio Sheinbaum). Furono uccise le sue due guardie del corpo ma lui si salvò, e denunciò come responsabile dell’attacco il cartello di Jalisco Nueva Generación, uno dei più potenti del paese.

Clara Brugada, la sindaca di Città del Messico, al funerale dei suoi due collaboratori il 20 maggio 2025 (AP Photo/Marco Ugarte)
Non è chiaro in questo caso perché siano stati uccisi Guzmán e Muñoz. In queste prime ore confuse alcuni dicono che potrebbe essere un messaggio contro il partito Morena, i cui esponenti governano la capitale da anni. Altri sostengono che sia un modo dei cartelli per dire che sono tornati a Città del Messico.
Anche se il governo continua a sostenere che nella capitale la criminalità organizzata è sotto controllo, quest’anno un rapporto della DEA, l’agenzia antidroga statunitense, ha segnalato che la presenza di alcuni grossi cartelli come Jalisco Nueva Generación e Sinaloa è diventata significativa in città. Inoltre il tasso di omicidi di Città del Messico, benché ancora relativamente basso, è in rapida crescita: era di 8 omicidi per 100 mila abitanti nel 2022, mentre nel 2024 era salito a 14.
Parlando con il País, un politico locale ha detto che questo omicidio «non ha nessuna logica, se non quella di fare danno». La sindaca, parlando durante il funerale dei suoi due collaboratori martedì notte, ha detto che il governo cittadino «proseguirà la sua lotta implacabile contro l’insicurezza».