Guida al festival di Cannes
Alla 78esima edizione che comincia oggi ci saranno i fratelli Dardenne, Ari Aster, Wes Anderson, Julia Ducournau e un red carpet ancora più regolamentato

Martedì in Francia inizia la 78esima edizione del festival del cinema di Cannes che si concluderà sabato 24 maggio con l’assegnazione della Palma d’oro, uno dei premi più importanti del cinema internazionale. La giuria di quest’anno è guidata dall’attrice francese Juliette Binoche e ne farà parte, tra gli altri, anche l’attrice italiana Alba Rohrwacher. Il festival inizierà con la Palma d’oro alla carriera a Robert De Niro, che gli verrà consegnata alla cerimonia d’apertura di martedì sera da Leonardo DiCaprio.
Quest’anno la selezione di Cannes è sembrata avere un approccio più esplorativo che in passato, in linea con un cambio di direzione avviato alcuni anni fa. La programmazione del festival infatti sta puntando meno sui film di “grandi maestri”: per il 2025, come negli anni immediatamente precedenti, sono pochi i registi di questo tipo in concorso, tra cui i fratelli Dardenne (vincitori di due Palme d’oro nel 1999 e nel 2005) con Jeunes Mères, e Wes Anderson, alla sua quarta partecipazione al festival con The Phoenician Scheme. Gli altri nomi noti sono quasi tutti di registi in ascesa, e come film d’apertura è stato scelto Partir un jour, film d’esordio della regista Amélie Bonnin.
Tra i registi più noti e attesi con film in concorso ci sono due nomi che negli ultimi anni si sono affermati nel genere del cosiddetto “elevated horror”, o horror d’autore. Uno è lo statunitense Ari Aster, famoso per film come Midsommar e Hereditary. Eddington è il suo primo film a essere presentato a Cannes e nel cast ci sono, tra gli altri, Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Emma Stone e Austin Butler. La trama sembra particolarmente originale in quanto incentrata sulla pandemia, un evento che solitamente nei film compare poco. L’altra è Julia Ducournau, che vinse la Palma d’oro nel 2021 con Titane, e che quest’anno è in concorso con Alpha, un body horror ambientato durante gli anni dell’epidemia da AIDS.
L’unico film italiano in concorso è Fuori, di Mario Martone, con Valeria Golino, Matilda De Angelis ed Elodie, che racconta un periodo della vita della scrittrice Goliarda Sapienza. Gli italiani nella categoria “Un certain regard”, la seconda più prestigiosa del festival, in cui concorrono film più sperimentali o rappresentativi di nuove tendenze nel cinema, spesso diretti da registi giovani o emergenti, sono invece Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi con Testa o croce? e Francesco Sossai con Le città di pianura.
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Il regista norvegese Joachim Trier, il cui ultimo film La persona peggiore del mondo era stato molto apprezzato a Cannes nel 2021 e aveva fatto vincere alla protagonista Renate Reinsve il premio per la miglior attrice femminile, torna in concorso quest’anno con Affeksjonsverdi (Sentimental Value), interpretato sempre da Reinsve. Il regista e autore iraniano Jafar Panahi (noto soprattutto per aver vinto la Caméra d’or a Cannes nel 1995 con il film Il palloncino bianco) parteciperà con It Was Just an Accident, il seguito del film No Bears che aveva presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2022, pochi mesi dopo il suo arresto per aver girato nel 2010 un film critico nei confronti del regime che governa l’Iran. Era poi stato scarcerato nel febbraio del 2023.
Tra i registi che hanno già partecipato al festival ci sono l’ucraino Sergei Loznitsa con Two Prosecutors, e la scozzese Lynne Ramsay, che presenta un adattamento del romanzo dell’autrice argentina Ariana Harwicz Die, My Love, con Jennifer Lawrence e Robert Pattinson nel cast. Tra i nuovi: la spagnola Carla Simón (vincitrice alla Berlinale nel 2022) con Romería e la tedesca Mascha Schilinski con Sound of Falling. Quest’anno i film in concorso diretti da registe sono 7 su 22: meno della metà ma comunque un numero notevole per gli standard di Cannes e del cinema in generale, dove da anni si discute e si protesta per la scarsa rappresentanza femminile.
Sarà un’edizione molto affollata da attrici e attori di Hollywood. Tra i più attesi, oltre a quelli già citati, ci sono per esempio Paul Mescal e Josh O’Connor, protagonisti di una storia d’amore nel film The History of Sound di Oliver Hermanus. O’Connor è per altro anche il protagonista di un altro film in concorso: The Mastermind di Kelly Reichardt.
Nella sezione “Un certain regard”, esordiranno alla regia due note attrici americane: Kristen Stewart con The Chronology of Water, tratto dall’omonimo romanzo di Lidia Yuknavitch, e Scarlett Johansson con Eleanor the Great con June Squibb. Nella stessa categoria l’attore ventottenne Harris Dickinson (il coprotagonista, con Nicole Kidman, di Babygirl) presenterà il suo film Urchin. E My Father’s Shadow di Akinola Davies Jr. sarà il primo film nigeriano nella storia di Cannes.
Tra gli altri che si vedranno sul tappeto rosso Quentin Tarantino, Tom Cruise (col film Mission: Impossible – The Final Reckoning fuori concorso), Tom Hanks, Benicio del Toro, Willem Dafoe, Spike Lee con Highest 2 Lowest fuori concorso e Denzel Washington che ne interpreta il protagonista. Sempre fuori concorso verrà presentato Honey Don’t! di Ethan Coen: il secondo film della “trilogia lesbica” iniziata l’anno scorso con Drive-Away Dolls, il primo film fatto senza il fratello Joel. C’è ancora Margaret Qualley, con Aubrey Plaza.
Il delegato generale del festival Thierry Frémaux ha detto che si sono candidati per le varie categorie di concorso poco meno di 3mila film: un numero alto e un segno di un ritorno alla crescita per un festival che nell’ultimo decennio e fino a qualche anno fa sembrava in lieve calo. Il film che ha vinto l’anno scorso, Anora di Sean Baker, è stato anche il film più premiato agli Oscar e in generale uno dei film più apprezzati della scorsa stagione. In generale un numero insolitamente alto di film delle due scorse edizioni di Cannes si sono poi rivelati i più discussi, premiati e influenti dell’anno: nel 2024 anche Emilia Pérez e The Substance, e nel 2023 Anatomia di una caduta, Perfect Days, Killers of the Flower Moon e La zona d’interesse.
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Oltre a Juliette Binoche e Alba Rohrwacher, nella giuria ci saranno gli attori statunitensi Halle Berry e Jeremy Strong (Succession), la regista indiana Payal Kapadia, l’autrice franco-marocchina Leïla Slimani, il regista congolese Dieudo Hamadi, il regista sudcoreano Hong Sang-soo e il regista messicano Carlos Reygadas.
Il tema della guerra a Gaza è molto presente nei film fuori concorso: il regista israeliano Nadav Lapid presenterà Yes!, una satira ambientata dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023; e Put Your Soul on Your Hand and Walk del regista iraniano Sepideh Farsi racconta invece la storia della documentarista palestinese Fatima Hassouna, uccisa in un bombardamento israeliano a Gaza un mese fa.
Il tappeto rosso di Cannes ha notoriamente regole molto rigide e l’anno scorso si era parlato parecchio dell’intransigenza degli addetti alla sicurezza dopo che alcune attrici se ne erano lamentate. Quest’anno è stata annunciata una nuova regola, e cioè che «la nudità è vietata sul red carpet, così come in ogni altro luogo del festival». L’obiettivo è probabilmente quello di evitare che le celebrità si presentino con un genere di abiti poco coprenti che negli ultimi anni sono diventati molto di moda.
Tutti i film in concorso
The Phoenician Scheme, Wes Anderson (Germania)
Eddington, Ari Aster (Stati Uniti)
Kuang Ye Shi Dai (Resurrection), Bi Gan (Cina, Francia)
Jeunes Mères, Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio, Francia)
Alpha, Julia Ducournau (Francia, Belgio)
Renoir, Hayakawa Chie (Giappone, Francia, Singapore, Filippine, Indonesia)
The History of Sound, Oliver Hermanus (Stati Uniti)
La Petite Dernière, Hafsia Herzi (Francia, Germania)
Sirât, Oliver Laxe (Spagna, Francia)
Nouvelle Vague, Richard Linklater (Francia)
Two Prosecutors, Sergei Loznitsa (Francia, Germania, Paesi Bassi, Lettonia, Romania, Lituania)
Fuori, Mario Martone (Italia)
O Agente Secreto (The Secret Agent), Kleber Mendonca Filho (Brasile, Francia, Paesi Bassi, Germania)
Dossier 137 (Case 137), Dominik Moll (Francia)
It Was Just an Accident, Jafar Panahi (Iran, Francia, Lussemburgo)
Die, My Love, Lynne Ramsay (Canada)
The Mastermind, Kelly Reichardt (Stati Uniti)
Zan O Bacheh (Woman and Child), Saeed Roustaee (Iran, Francia)
Eagles of the Republic, Tarik Saleh (Svezia, Francia)
Sound of Falling (In die Sonne schauen), Mascha Schilinski (Germania)
Romería, Carla Simón (Spagna, Germania)
Affeksjonsverdi (Sentimental Value), Joachim Trier (Norvegia, Francia, Danimarca, Germania)