C’è un altro leader europeo che “sussurra” a Donald Trump
È il presidente finlandese Alexander Stubb, che forse è riuscito a farsi ascoltare anche grazie al golf

Quando a metà aprile la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha incontrato alla Casa Bianca Donald Trump, i giornali italiani e internazionali avevano ipotizzato che Meloni potesse essere una specie di mediatrice tra l’Europa e gli Stati Uniti, anche per via della sua sintonia politica con Trump. Il Wall Street Journal l’aveva definita «Trump whisperer», cioè una persona capace di sussurrare all’orecchio di Trump. Malgrado queste aspettative Meloni non aveva ottenuto granché, a parte grandi complimenti. C’è però un altro leader europeo che sta cercando di presentarsi come un «Trump whisperer», anche in senso letterale (come mostra la foto qui sopra): il presidente finlandese Alexander Stubb.
La Finlandia ambisce a un ruolo nelle trattative per mettere fine alla guerra in Ucraina, che da febbraio sono condotte dagli Stati Uniti e da cui l’Unione Europea è praticamente esclusa. In più occasioni Stubb ha proposto che l’Unione nomini un inviato speciale per partecipare ai negoziati (anche se ha negato di voler essere lui). Ha anche dimostrato di avere una certa influenza su Trump, o quantomeno che Trump lo ascolti più di vari altri leader europei che ha incontrato negli scorsi mesi.
Il New York Times ha fatto alcuni esempi concreti, suggerendo che potrebbero non essere state solo coincidenze. Il più recente è avvenuto dopo il funerale di papa Francesco, il 26 aprile. Stubb e Trump erano seduti vicini e si sono parlati: alcune ore dopo Trump ha scritto sui social che in Ucraina «stanno morendo troppe persone», minacciando nuove sanzioni alla Russia. Un altro, più rilevante, era stato quando a fine marzo Stubb fece una visita a sorpresa a Trump in Florida, durante la quale avevano giocato a golf insieme. Il giorno dopo Trump disse in un’intervista alla televisione NBC che era «molto arrabbiato» col presidente russo, Vladimir Putin.
Sono state dichiarazioni piuttosto inconsuete per Trump, che ha sempre mantenuto un atteggiamento compiacente nei confronti della Russia. C’è anche un’ultima cosa, su cui però è impossibile sapere se Stubb abbia inciso in qualche modo: dopo l’incontro con Trump, Stubb ha detto che si aspettava un cessate il fuoco in Ucraina entro il 20 aprile, cioè Pasqua, fissando una specie di scadenza simbolica. In quei giorni Putin annunciò una sospensione dei combattimenti (senza rispettarla).
Il presidente finlandese ha ricevuto un trattamento speciale da parte di Trump. Per esempio ha potuto trascorrere con lui sette ore a Mar-a-Lago, la sua residenza in Florida, una quantità di tempo che non ha praticamente eguali nelle altre visite di leader europei.
È noto che per convincere Trump di qualcosa bisogna parlare direttamente con lui: per farlo Stubb sta puntando sul loro comune interesse per il golf. Stubb è davvero un golfista forte: in passato ha giocato con la nazionale finlandese e ha fatto l’università negli Stati Uniti, in South Carolina, proprio con una borsa di studio per il golf. Inoltre ha fatto un anno delle scuole superiori a Daytona Beach, in Florida.
Durante la visita a Mar-a-Lago Stubb ha sfruttato questi suoi trascorsi da «accanito filo-americano» (definizione sua) per ingraziarsi Trump e gli altri funzionari statunitensi che ha incontrato, tra i quali il senatore Lindsey Graham e il segretario al Tesoro Scott Bessent, che sono del South Carolina.
Inoltre Stubb è solito adulare pubblicamente Trump, una tattica che molte volte funziona. In un’intervista al New York Times ha detto che spera che la Russia «capisca che non si scherza con il presidente Trump». In un’altra, precedente, all’emittente Fox News aveva detto che ritiene Trump l’unico mediatore possibile tra Ucraina e Russia, nonostante tutto il dibattito sul mancato coinvolgimento dell’Europa nelle trattative. Infine ha fatto offerte concrete, per esempio una fornitura di navi rompighiaccio, indispensabili nell’Artico che è conteso da Russia e Cina (e lo sarà sempre di più).

Trump insieme a Stubb e al presidente francese Emmanuel Macron durante il funerale di papa Francesco (AP Photo/Gregorio Borgia
Mentre cerca di creare un rapporto con Trump, Stubb ha mantenuto uno stretto coordinamento con gli altri paesi europei e col presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ha presentato la visita di fine marzo a Mar-a-Lago come il proseguimento della visita di Zelensky in Finlandia di poco tempo prima, e subito dopo l’incontro gli ha telefonato per aggiornarlo. Prima aveva parlato col segretario della NATO Mark Rutte, con il presidente francese Emmanuel Macron e con il primo ministro britannico Keir Starmer. Questi ultimi sono i due leader europei che, con modalità diverse, si sono dati maggiormente da fare per cercare di tenere uniti gli alleati europei dell’Ucraina, specie di fronte alla prospettiva di un disimpegno statunitense.
Stubb ha detto al New York Times che, quando Trump gli chiese se potesse fidarsi di Putin, lui rispose di no. Il presidente finlandese ha un atteggiamento meno accomodante verso la Russia di quello del suo predecessore, Sauli Niinistö, in carica dal 2012 al 2024. Se Stubb può ricadere nella categoria dei «Trump whisperer», Niinistö era soprannominato «Putin whisperer» e ci aveva giocato a hockey, invece che a golf, anche se dopo l’invasione russa aveva cambiato idea. Nel 2018, quando Niinistö era presidente, era stata la Finlandia a ospitare nella capitale Helsinki il primo incontro bilaterale tra Trump e Putin.
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