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  • Domenica 27 aprile 2025

La Russia dice di aver riconquistato la regione di Kursk

L'Ucraina ha smentito, ma ormai le sue posizioni nella regione russa sono quasi del tutto perse

Una foto scattata il 13 marzo 2025 della riconquista russa di Sudzha, il più grosso centro abitato conquistato dagli ucraini ad agosto
Una foto scattata il 13 marzo 2025 della riconquista russa di Sudzha, il più grosso centro abitato conquistato dagli ucraini ad agosto (Ufficio stampa del ministero della Difesa russo, AP)
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Il capo delle forze armate russe Valeri Gerasimov ha annunciato sabato che la Russia ha conquistato Gornal, l’ultimo paesino della regione russa di Kursk che era ancora controllato dall’esercito ucraino. In questo modo, secondo Gerasimov, la Russia avrebbe completato la riconquista di tutta quella parte della regione di Kursk che l’Ucraina aveva occupato lo scorso agosto in una mossa a sorpresa.

L’Ucraina ha smentito: lo stato maggiore ucraino ha fatto sapere che «anche se la situazione è difficile», le operazioni in alcune zone della regione di Kursk continuano. Ma la presenza dell’esercito ucraino nella regione è ormai esigua e limitata a pochissimo territorio a ridosso del confine internazionale: gli ucraini sono sulla difensiva, e a meno di grosse sorprese la riconquista russa della regione di Kursk, se non è già avvenuta, è soltanto questione di tempo.

Il generale Gerasimov ha annunciato la riconquista dell’intera regione di Kursk usando un format piuttosto tipico della propaganda militare russa: in un video televisivo lo si vede mentre, collegato a uno schermo, fa rapporto al presidente russo Putin, e gli annuncia di avere «completato la sconfitta delle forze armate ucraine che hanno attaccato la regione di Kursk».

L'annuncio di Gerasimov a Putin, 26 aprile 2025

L’annuncio di Gerasimov a Putin, 26 aprile 2025 (Alexander Kazakov, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)

Durante l’annuncio Gerasimov ha riconosciuto per la prima volta che nella regione di Kursk hanno combattuto truppe della Corea del Nord. La loro presenza è ormai nota ed estremamente documentata, ma l’ammissione è comunque notevole: Gerasimov ha ringraziato i soldati nordcoreani che hanno combattuto a Kursk per la loro «forza, coraggio ed eroismo».

Non è del tutto chiaro se davvero la regione di Kursk sia stata riconquistata per intero. Alcuni osservatori dicono che c’è ancora una presenza militare ucraina in Russia, attorno agli insediamenti di Gornal e Oleshnya, ma in ogni caso è estremamente limitata. L’Ucraina aveva superato i confini russi lo scorso agosto, sorprendendo le difese locali e conquistando un’ampia porzione di territorio. Ma verso la fine del 2024 la Russia, aiutata dai soldati nordcoreani, ha avviato una controffensiva massiccia, che ha portato a una lenta ma costante ripresa del territorio, sebbene a costo di molte perdite.

L’operazione a Kursk aveva due obiettivi: distogliere parte delle forze russe che stavano combattendo nel Donbas, l’oriente ucraino, e ottenere un elemento di scambio in caso di negoziati di pace con la Russia. Nessuno di questi due obiettivi è riuscito appieno: anche grazie all’aiuto della Corea del Nord, la Russia non ha dovuto ridurre significativamente le proprie truppe nel Donbas per riconquistare il Kursk. E la conquista ucraina della regione non sembra aver avuto grossa influenza nei negoziati.

Al tempo stesso, è vero che per la Russia perdere un’ampia porzione di territorio, anche se momentaneamente, è stata un’umiliazione importante, e che una parte dei soldati russi è comunque stata impegnata nella regione, con enormi perdite.

– Ascolta Globo: La vendetta di Putin sulla prima giornalista internazionale entrata a Kursk