La Commissione Europea ha multato Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200 milioni per aver violato il Digital Markets Act

Mercoledì la Commissione Europea ha inflitto le prime multe sulla base del “Digital Markets Act” (DMA), il regolamento europeo che riguarda la concorrenza nel settore digitale: a causa delle violazioni del regolamento, Apple è stata condannata a pagare una multa di 500 milioni di euro e Meta una di 200 milioni di euro.
La multa che deve pagare Apple è dovuta alle regole dell’App Store: secondo la Commissione violano il DMA perché impediscono agli sviluppatori di applicazioni di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti, facendo prediligere il sistema di Apple. La Commissione ha anche ordinato a Apple di modificare l’App Store entro la fine di giugno: in caso contrario l’ammontare della multa aumenterà.
La multa a Meta invece riguarda il modello pubblicitario di Facebook e Instagram in vigore tra la fine del 2023 e la fine del 2024, che prevedeva che gli utenti dovessero scegliere tra una versione gratuita delle piattaforme in cui è presente la pubblicità (in cambio dell’uso dei propri dati personali) e una versione a pagamento priva di annunci. Secondo la Commissione questo modello violava il DMA perché non dava agli utenti la scelta di un servizio che usa una quantità minore di dati personali ed è per il resto equivalente a quello con gli annunci “personalizzati”. A novembre Meta ha introdotto un nuovo modello su cui la Commissione sta ancora indagando.
Nel 2024 la Commissione Europea aveva già multato Apple e Meta per violazione delle regole sulla concorrenza: Apple per 1,8 miliardi di euro, Meta per 798 milioni di euro.
Meta ha commentato sostenendo che la Commissione stia «cercando di penalizzare le aziende americane di successo», e ha definito «ingiusta» la multa. Anche Apple ha criticato la decisione e ha detto che farà ricorso.
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