Il paesino sperduto dell’Oklahoma in cui si battono i record di lancio del disco
Si chiama Ramona, ha poco più di 500 abitanti e i suoi venti attirano ogni anno alcuni dei discoboli più forti al mondo

A Ramona – un paesino sperduto dell’Oklahoma, negli Stati Uniti, con poco più di 500 abitanti – si svolge ogni anno una gara di lancio del disco a cui partecipano alcuni dei discoboli più forti del mondo. Grazie a un vento particolarmente forte, spesso si ottengono risultati eccezionali: durante l’ultima edizione della gara, che si è conclusa domenica 13 aprile, ci sono stati tre lanci che hanno superato il precedente record del mondo di 74,35 metri. Uno è stato fatto dall’australiano Matt Denny e due dal lituano Mykolas Alekna, che era il detentore del record precedente e che ha superato i 75 metri per la prima volta nella storia del lancio del disco. Per qualche esperto però il vento di Ramona è troppo vantaggioso per i discoboli e i loro record non andrebbero convalidati.
La discussa gara di lancio del disco fa parte dell’Oklahoma Throws Series World Invitational, un meeting – così si chiamano gli eventi nell’atletica leggera – dedicato unicamente alle discipline di lancio del disco, del martello, del giavellotto e del peso. La gara dura tre giorni e si svolge al Millican Field, un campo che è stato progettato nel 2022 dall’ingegnere statunitense Caleb Seal per massimizzare l’effetto dei venti locali.
La struttura è essenziale, priva di spalti e ha solo l’attrezzatura minima necessaria per le gare; è lo stesso Caleb Seal – che è anche l’organizzatore principale del torneo – a decidere, a seconda del vento, la direzione in cui tireranno gli atleti e, di conseguenza, dove posizionare le sedie per gli spettatori. Proprio grazie a questa struttura, l’evento più seguito e importante del meeting è il lancio del disco, che è la disciplina più influenzata dal vento insieme al lancio del giavellotto, ma è anche quella su cui si concentra di più il marketing del torneo (il logo della società che lo organizza è un discobolo).
Negli ultimi due anni questo meeting ha acquisito un’importanza notevole per l’atletica leggera internazionale: le condizioni favorevoli di Millican Field hanno infatti spinto sempre più atleti di alto livello a partecipare all’Oklahoma Throws Series e nel 2024 la World Athletics (la federazione internazionale di atletica leggera) ha trasformato la gara in un meeting di livello “bronzo”.
I meeting “bronzo” sono gare internazionali di atletica leggera in cui il compenso economico per i vincitori è discreto e sono utili agli atleti soprattutto per consolidare le loro possibilità di partecipare alle Olimpiadi e ai Mondiali di atletica leggera. Per entrambi gli eventi, infatti, la World Athletics assegna la metà dei posti disponibili sulla base di un risultato minimo prestabilito e l’altra metà sulla base del World Athletics Ranking, cioè la classifica che somma i risultati di ogni gara di un atleta e li traduce in un punteggio.
Generalmente i meeting “bronzo” hanno un impatto più basso sul ranking rispetto a molte altre gare internazionali, ma danno comunque un contributo. A Ramona le prestazioni eccezionali degli atleti che vi partecipano non solo permettono loro di raggiungere più facilmente i requisiti minimi, ma anche di aumentare notevolmente il loro punteggio. Un primo posto in un meeting “bronzo” vale molto meno (60 punti) di un primo posto in un meeting “oro” (140 punti), ma per ogni gara la World Athletics aggiunge punti ulteriori in base alla performance degli atleti e a eventuali record del mondo (ad esempio, un nuovo record del mondo garantisce sempre 20 punti extra), e a Ramona è più facile che le performance siano sopra la media.
Già nel 2024 numerosi discoboli che avrebbero poi partecipato alle Olimpiadi di Parigi presero parte al meeting nell’Oklahoma. In quell’occasione Mykolas Alekna batté il record mondiale di lancio del disco, che allora era il più longevo record mondiale dell’atletica leggera maschile, e altri cinque atleti superarono il minimo richiesto per la qualificazione olimpica (67,20 metri). Tra coloro che si qualificarono a Ramona per le Olimpiadi vi fu il jamaicano Rojé Stona, che avrebbe poi vinto l’oro battendo il record olimpico.
Quest’anno a Ramona le prestazioni dei partecipanti sono state ancora più eccezionali. Oltre al nuovo record mondiale di Alekna di 75,56 metri, durante la gara maschile di lancio del disco sono stati realizzati quattro dei cinque risultati migliori della storia della disciplina. Anche nella gara femminile ci sono stati risultati notevoli: la statunitense Valarie Allman ha realizzato il record statunitense della disciplina con un lancio lungo 73,52 metri ed è stata la prima atleta donna nel lancio del disco dal 1989 a lanciare il disco oltre i 73 metri e mezzo.
Questi risultati fuori dal comune hanno appunto suscitato le critiche di qualche appassionato ed esperto. Staffan Jonsson, l’allenatore del discobolo svedese e campione olimpico Daniel Stahl, ha detto che a Ramona si gioca «uno sport diverso», mentre il commentatore svedese Mats Wennerholm ha definito la situazione «ridicola» e ha detto che nel lancio del disco il vento è un «doping metereologico» che andrebbe regolamentato.
Le contestazioni derivano anche dal fatto che in altri sport dell’atletica leggera il vento può influenzare la validità di un record. Per esempio, in alcune discipline di corsa o di salto in lungo, quando il vento è a favore, cioè in qualche modo “spinge” gli atleti, ed è più veloce di due metri al secondo, la prestazione è considerata falsata: ciò significa che un eventuale record non può essere convalidato. Non viene invece contestato il risultato in sé della competizione (cioè chi è arrivato primo o secondo, per esempio), visto che gli atleti che partecipano alla stessa gara sono influenzati allo stesso modo.
Per tradurre invece il risultato della gara in un punteggio valido per il ranking, World Athletics ha istituito per le stesse discipline un sistema secondo il quale in ogni disciplina viene tolto o aggiunto un preciso numero di punti a seconda che il vento sia favorevole o contrario, e a seconda di quanto è forte. Per esempio, se il vento a favore ha superato durante la gara i quattro metri al secondo, World Athletics toglie 24 punti dal punteggio ottenuto dall’atleta dopo la gara stessa.
Nel caso del lancio del disco, però, World Athletics non considera il vento un fattore determinante, anche se per alcuni atleti ed ex atleti il suo contributo è evidente. L’ex lanciatore tedesco Jürgen Schult, che fino al 2024 aveva detenuto il record mondiale di lancio del disco, ha detto che «rispetto al passato ora ci sono più gare in stadi aperti, ovvero senza tribuna, dove il vento può aiutare a stabilire determinate misure» e ha ammesso che né il suo vecchio record del 1986 né quello di Alekna a Ramona sarebbero stati possibili senza il contributo del vento.

Jürgen Schult durante gli Europei di atletica leggera a Budapest nel 1998 (Lutz Bongarts/Bongarts/Getty Images)
Il vento non comporta alcuna penalizzazione nel lancio del disco principalmente perché è molto difficile capire realmente quando il vento influenzi le performance degli atleti. Per esempio, un vento che soffia nella stessa direzione in cui viene lanciato il disco non è sempre un vantaggio, dato che può diminuire la portanza, cioè la forza perpendicolare alla direzione di moto che spinge verso l’alto, e farlo cadere prima. Ci sono poi numerose altre variabili: l’impatto del vento, ad esempio, cambia a seconda che il lanciatore sia destro o mancino e a seconda della sua velocità a 10 o 20 metri d’altezza (cioè l’altitudine che generalmente raggiunge il disco quando viene lanciato).
Insomma, il vento può essere un grande vantaggio nelle gare di lancio del disco, soprattutto quando si svolgono all’aperto e in posti molto ventosi come Ramona, ma ci sono così tante variabili da prendere in considerazione che è utile solo se i discoboli lo sanno sfruttare al meglio, per esempio cogliendo l’angolo giusto di lancio: un’abilità che, secondo TNT Sports, Alekna ha ormai perfezionato al meglio.



