I molti slogan delle proteste in Turchia
Criticano il presidente Erdogan ed espongono frasi e citazioni politiche, ironiche o filosofiche; a un certo punto è arrivato anche Pikachu

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Da ormai un mese in Turchia si tengono proteste contro l’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, che era anche il principale oppositore del presidente Recep Tayyip Erdogan. Nelle scorse settimane le proteste si sono allargate per mostrare un generale dissenso verso il governo autoritario di Erdogan. Un tratto di cui stanno parlando anche i media internazionali è l’inventiva dei manifestanti, che sono stati fantasiosi sia nella creazione di slogan sia nella creazione di cartelli e costumi che usano durante le proteste.
Diversi cartelli contengono citazioni di dissidenti, poeti turchi o riferimenti alla cultura pop degli Stati Uniti, dalle canzoni (tra cui Playing Dangerous di Lana Del Rey) ai film. Altri sono a loro modo poetici, molti sono ironici. Il quotidiano francese Le Monde ha raccolto alcuni degli slogan: «Una stella nasce dal caos»; «Rifaremo con la saggezza quello che l’ignoranza ha distrutto»; e «Non ci pieghiamo al potere o all’anarchia». Un’insegnante mostrava un cartello con la scritta: «Mi spiace bambini, oggi non ci sono lezioni, la vostra maestra sta lottando per il vostro futuro». Altri sono molto più polemici e ostili verso il presidente: «Erdogan, hai consumato le nostre vite».
In varie manifestazioni si sono visti anche cartelli che riproducevano il Pokémon Pikachu: è diventato uno dei simboli delle proteste per via di un video, circolato molto online, di una persona che indossando il suo costume scappava dagli agenti che volevano arrestarla ad Antalya, nel sudovest del paese. Un fotografo che scattò delle foto della scena, Yasin Akgul dell’AFP, è tra i molti operatori dei media che sono stati arrestati durante le proteste.
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