Lorenzo Musetti ha perso la finale del torneo di Monte Carlo
Il tennista italiano è stato battuto in rimonta da Carlos Alcaraz, anche a causa di un problema fisico nel terzo set

Il tennista italiano Lorenzo Musetti è stato battuto dallo spagnolo Carlos Alcaraz nella finale del torneo di Monte Carlo: ha perso in tre set con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-0. Musetti aveva vinto il primo set giocando molto bene, poi nel secondo ha mantenuto un buon livello ma ha perso nettamente soprattutto per merito di Alcaraz. Nel terzo set invece ha avuto un problema fisico (alla coscia, ma non se ne sa molto) che gli ha impedito di muoversi e correre normalmente sul campo, e ha concluso la partita quasi senza giocare gli ultimi punti.
Per Musetti era la prima finale in un torneo così importante: Monte Carlo fa parte della categoria “Masters 1000”, che nel tennis è seconda per importanza solo ai quattro tornei del Grande Slam. Musetti ha comunque giocato un torneo eccellente, battendo tra gli altri il vincitore della scorsa edizione del torneo, Stefanos Tsitsipas, l’italiano Matteo Berrettini e il numero 10 della classifica mondiale Alex de Minaur (tutti tennisti che ultimamente sono molto in forma). Con questo risultato Musetti salirà all’11esima posizione della classifica mondiale, il miglior risultato della sua carriera.
Dopo la partita Musetti ha detto di essere molto dispiaciuto di aver finito la finale più importante della sua carriera da infortunato, ma ha anche riconosciuto che Alcaraz ha meritato di vincere la partita.
Il punto con cui Musetti ha vinto il primo set
Musetti ha 23 anni e ormai da diversi anni è considerato uno dei migliori tennisti della sua generazione. È uno dei più forti in assoluto sulla terra rossa, la superficie su cui si gioca il torneo di Monte Carlo. Si parla di lui fin da quando era molto giovane, anche perché ha un talento peculiare e un modo di giocare molto spettacolare: tra le altre cose, al momento è il tennista più in alto nella classifica mondiale a giocare il rovescio a una mano, un colpo generalmente molto apprezzato dagli appassionati (perché considerato bello ed elegante), ma con cui nel tennis moderno è sempre più difficile avere successo.

Il rovescio a una mano di Musetti, durante la finale di Monte Carlo (Clive Brunskill/Getty Images)
Anche per le sue caratteristiche tecniche, Musetti ha avuto una crescita più lenta e meno evidente di altri grandi talenti della sua generazione, come lo stesso Alcaraz o Jannik Sinner (che ora è il numero 1 del mondo). In questi anni ha comunque avuto grande continuità, ha ottenuto vittorie importanti (soprattutto sulla terra rossa) ed è stato stabilmente tra i primi 25 del mondo. Nell’ultimo anno è migliorato in molti aspetti del suo gioco (l’ultimo miglioramento evidente è stato al servizio) e nella gestione mentale delle partite, diventando più concreto anche a costo di sacrificare un po’ di spettacolarità.
Da qui a giugno quasi tutti i tornei del circuito maggiore si giocheranno sulla terra rossa, e poi per un altro mese sull’erba, un’altra superficie su cui Musetti è diventato uno dei migliori al mondo: ci sono insomma buone possibilità che continui ad avere un buon rendimento e anche che riesca a entrare tra i primi 10 della classifica mondiale (per ora ci sono riusciti solo 5 italiani tra gli uomini, da quando esistono le classifiche moderne).



