L’equilibratissimo campionato di Serie A di basket
Ci sono quattro squadre al primo posto con gli stessi punti, e in fondo alla classifica la situazione non è molto diversa

Dopo ventidue giornate, nel campionato maschile di basket di Serie A ci sono quattro squadre al primo posto a pari punti: Brescia, Trento, Bologna e Trapani. La quinta in classifica, con soli due punti in meno, è la squadra che ha vinto gli ultimi tre campionati, cioè Milano. E dall’altra parte della classifica ci sono quattro squadre a pari merito al penultimo posto, con il quale si retrocede. A otto giornate dalla fine della stagione regolare (poi cominceranno i playoff, a cui parteciperanno le prime otto) si può insomma dire che il campionato è molto equilibrato sia in testa sia in coda, e anche diviso in due, in sostanza, visto che tra la prima e la nona ci sono gli stessi punti di distacco che ci sono tra la nona e la decima (8).
La classifica della Serie A
In ciascuna delle ultime quattro stagioni la finale Scudetto, cioè l’ultimo e decisivo turno dei playoff, si è giocata tra l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna, che sono sempre arrivate prima o seconda in stagione regolare (tranne nel 2021, quando Bologna fu terza e poi vinse il titolo). Potrebbe finire così anche questa volta: sono le due squadre più complete e attrezzate, con tanti giocatori forti ed esperti. Le loro avversarie però, in particolare Trento, Brescia e Trapani, si stanno dimostrando competitive e pronte per contendersi il titolo, approfittando anche del calendario molto affollato di Milano e Bologna, le uniche due italiane a giocare in Eurolega (la principale competizione europea, che prevede almeno 34 partite per squadra).
L’Aquila Trento ha già vinto la Coppa Italia a febbraio, battendo in finale Milano 79-63 e confermandosi una squadra organizzata, ben allenata dal coach Paolo Galbiati e gestita in modo virtuoso dalla dirigenza. Da quando fu promossa in Serie A nel 2014, pur non essendo tra le squadre più ricche del campionato, Trento ha già giocato due finali Scudetto, alle quali arrivò un po’ a sorpresa nel 2016 e nel 2017; prima del mese scorso però non aveva mai vinto un trofeo e come miglior risultato nella stagione regolare ha il quarto posto.
Galbiati è un allenatore giovane (ha 41 anni) ma già con buona esperienza e considerato brillante, empatico e con buone idee tattiche; spesso si allena con i giocatori prima della partita. Sotto la sua guida Trento sta giocando un basket dinamico, fondato su un ritmo intenso sia in attacco che in difesa, su azioni fluide e veloci e su tanti tiri da tre punti. Jordan Ford e Anthony Lamb sono due tra i migliori giocatori del campionato; Quinn Ellis e Saliou Niang due giovani promettenti e già oggi importanti nel gioco di Trento; e poi c’è il capitano Toto Forray, cestista argentino di 38 anni arrivato a Trento nel 2011, quando la squadra era ancora nella terza serie, e protagonista prima delle due promozioni, e poi di tutte le stagioni in Serie A, fino alla storica Coppa Italia, alzata da capitano.
Come i protagonisti hanno vissuto la finale di Coppa Italia fra Trento e Milano
A gennaio Trento ha perso per 83-77 una partita molto equilibrata contro la Germani Brescia, che con quel successo aveva ottenuto il titolo (simbolico) di squadra “campione d’inverno”, che conclude cioè al primo posto il girone di andata. Negli ultimi anni Brescia si è affermata come una tra le squadre più continue e competitive del campionato: dal 2018 in quattro occasioni ha chiuso la stagione regolare al terzo posto, ma non è mai riuscita a qualificarsi per le finali dei playoff (ha raggiunto due volte le semifinali); due anni fa inoltre ha vinto la Coppa Italia.
Quest’anno ha alzato ulteriormente il livello, come dimostrano vittorie come quella su Trento o quella per 98-97 ottenuta nei secondi finali contro la Virtus, lo scorso dicembre. Il centro croato Miro Bilan è il giocatore che prende più rimbalzi di tutto il campionato, e le combinazioni tra lui e uno tra Nikola Ivanovic e Amedeo Della Valle sono sempre piuttosto complicate da difendere per le squadre avversarie. Nell’ultima giornata Brescia ha perso per 79-73 una partita combattuta contro Milano, che ha dimostrato di essere più forte nel confronto diretto; dalle prossime si capirà qualcosa in più sulle ambizioni di Brescia, perché affronterà di seguito Trapani e Trento.
Gli highlights di Brescia-Trento dello scorso 11 gennaio
Trapani già a inizio stagione era considerata la possibile sorpresa di questo campionato: nonostante fosse una neopromossa, aveva fatto un mercato impegnativo e sembrava attrezzata per reggere le ambizioni del suo proprietario Valerio Antonini, un personaggio stravagante e controverso, che possiede anche la squadra di calcio del Trapani (il mese scorso sul sito di approfondimento Ultimo Uomo veniva descritto così: «Romano, tifoso della Lazio, magnate del grano. Iperattivo su X, ammiratore di Trump e dei regimi comunisti, oltre che di Luigi Bisignani, sembra una contraddizione vivente»).
Ciò che sta facendo Trapani sul campo però sta andando oltre le attese: non è solo prima in classifica dopo ventidue giornate, ma è anche una delle squadre più divertenti del campionato. È prima per punti segnati (94,5 in media a partita; la seconda, Brescia, ne fa 91,1), per assist fatti, per palle recuperate e per percentuale con cui segna i tiri da 3 punti (39,4 per cento, contro il 38,8 di Trento e il 38,6 di Brescia).
Sabato scorso ha vinto 131-88 contro Trieste, l’altra ambiziosa neopromossa, in una partita abbastanza emblematica dei suoi punti di forza. Trapani ha tirato con il 73,1 per cento da 3 punti (segnando 19 tiri su 26 da lontano) e ha battuto diversi record per la Serie A, come quello di maggior numero di giocatori che hanno segnato almeno 10 punti: ci sono riusciti in 9.
L’eccezionale vittoria di Trapani contro Trieste
In tutto questo Bologna e Milano sono riuscite a mantenere il passo di Brescia, Trento e Trapani, gestendo il faticoso impegno europeo; oggi in Eurolega Milano è a metà classifica, e quindi può ancora qualificarsi almeno per il Play-In (il turno preliminare dei playoff, a cui accedono le squadre dalla settima alla decima), mentre Bologna è penultima, e quindi fuori. In ogni caso quando la Serie A arriverà alle sue fasi finali entrambe avranno più tempo ed energie da dedicare al campionato, e potrebbero, come hanno fatto già in passato, far valere la loro abitudine a vincere e la “profondità” delle loro squadre, cioè il maggior numero di giocatori forti a disposizione.
Brescia e Trento sono riuscite in questi ultimi anni a vincere la Coppa Italia, che però si gioca su partite secche, mentre i playoff in Serie A si giocano al meglio delle 5 partite, dove cioè va avanti la squadra che per prima ottiene tre vittorie. Con un formato del genere, è più facile che venga fuori il valore complessivo delle squadre, che per Bologna e Milano è ancora superiore.