Emmanuel Macron prova a rilanciare l’iniziativa europea sull’Ucraina
Ha detto che il futuro del continente «non può essere deciso a Washington o a Mosca» e ha annunciato una riunione fra i capi militari dei paesi disposti a collaborare alla difesa

Il presidente francese Emmanuel Macron mercoledì sera ha tenuto un discorso televisivo alla nazione, che aveva al centro il tema della guerra in Ucraina, dopo il fallimentare incontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky e la sospensione degli aiuti militari all’Ucraina da parte dell’amministrazione statunitense. Macron ha ribadito il sostegno della Francia e dell’Europa all’Ucraina, ha detto che non è possibile «fidarsi della Russia, che non si fermerà all’Ucraina» e che l’Europa deve prepararsi anche al caso in cui «gli Stati Uniti non siano più al suo fianco».
Macron ha cercato di rilanciare l’iniziativa politica dell’Europa, ha prospettato la possibilità che la «deterrenza nucleare» che possiede la Francia possa essere messa a disposizione di alcuni alleati europei e ha parlato di un possibile impiego di soldati europei in Ucraina, dicendo:
Il futuro dell’Europa non può essere deciso a Washington o a Mosca. E sì, la minaccia arriva di nuovo da est e l’età dell’innocenza degli ultimi trent’anni, dalla caduta del Muro di Berlino, è ormai finita.
Il discorso di Macron è durato poco meno di un quarto d’ora e ha fatto appello «allo spirito della nazione» di fronte a quella che ha definito «una nuova era» che secondo il presidente francese impone un ripensamento degli investimenti militari. Ha anche annunciato che la prossima settimana ospiterà a Parigi un incontro fra i capi di stato maggiore dell’esercito dei paesi che intendono collaborare a una difesa europea dell’Ucraina. I soldati non saranno «sulla linea del fronte», dice Macron, ma a difesa di una «pace giusta, che non può essere una resa dell’Ucraina»: ha insomma esplicitato la disponibilità della Francia a partecipare a una forza di presidio dopo un eventuale accordo di pace fra Russia e Ucraina, per garantirne il rispetto. Nei giorni scorsi il primo ministro britannico Keir Starmer aveva definito questo gruppo di paesi una «coalizione di volenterosi», richiamando una formula usata per l’invasione dell’Iraq nel 2003.
Macron ha poi parlato della “guerra ibrida” condotta dalla Russia, citando la manipolazione delle elezioni in Romania e Moldavia e gli attacchi informatici agli ospedali in Francia. L’altro annuncio ha riguardato le testate nucleari francesi: Macron ha detto di aver risposto a una richiesta del prossimo cancelliere tedesco Friedrich Merz e di aver aperto un «dibattito strategico sulla protezione dei nostri alleati nel continente».