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  • Giovedì 13 febbraio 2025

Il più vecchio cinema di Belgrado è un posto unico

Lo Zvezda è occupato da più di dieci anni da un gruppo di appassionati, proietta film diversi ogni sera senza far pagare il biglietto ed è molto popolare

La preparazione di una proiezione all'aperto al Cinema Zvezda, nel 2021
La preparazione di una proiezione all'aperto al cinema Zvezda, nel 2021 (foto tratta dalla pagina Facebook del Novi Bioskop Zvezda)
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Dall’esterno il Novi Bioskop Zvezda (“Nuovo cinema Stella”, in italiano) non si fa notare granché: non ci sono luci né locandine che annunciano i film in programma, l’insegna è sempre spenta, l’ingresso è spesso chiuso con catena e lucchetto. L’unica indicazione che suggerisce l’inizio di una proiezione è la fila di persone che si forma davanti all’ingresso, quando mezz’ora prima dell’inizio Vladimir Gvojić e Tamara Radojević — due dei volontari che si occupano del cinema — aprono le porte.

Il cinema Zvezda è il più vecchio tra quelli ancora attivi a Belgrado, in Serbia, e uno dei più popolari. La sua particolarità, che lo ha reso nel tempo un luogo assai noto agli abitanti della capitale, è che è un cinema occupato e da più di dieci anni viene gestito da un gruppo di volontari, per lo più studenti e appassionati. Ogni sera offre un film diverso, che si vede gratis. Chi vuole può lasciare un’offerta libera e i soldi raccolti vengono usati per mantenere la struttura.

Quasi tutti gli spettatori entrano portando con sé qualcosa da bere e da mangiare, molti hanno in mano una pizza o un sacchetto di popcorn. Fino a poco tempo fa all’interno della sala si poteva fumare: poi l’hanno proibito. «Per un po’ abbiamo pensato anche di vietare le cose da mangiare», dice Gvojić, spiegando che il rumore delle persone che masticavano e rimestavano nei sacchetti disturbava la proiezione: «alla fine, però, ci siamo un po’ dovuti rassegnare».

Il cinema Zvezda era attivo già all’inizio del Ventesimo secolo. Il palazzo che lo ospita, in via Terazije — una delle più importanti e centrali della città — è una costruzione in stile art nouveau che è protetta in quanto edificio di importanza storica, anche se adesso è piuttosto malandata e le sue stanze sono rovinate. All’interno dell’edificio non c’è riscaldamento: nei mesi freddi, durante la proiezione del film, tutti gli spettatori sono costretti a tenere addosso la giacca pesante.

Lo Zvezda fu occupato alla fine del 2014 per preservare una sala che per molti appassionati cinefili serbi è iconica: «temevamo che il proprietario volesse trasformarlo in un casinò», ha raccontato Gvojić, che partecipò all’inizio dell’occupazione e che all’epoca aveva 24 anni.

La sala interna del cinema Zvezda

La sala interna del cinema Zvezda (foto tratta dalla pagina Facebook del Novi Bioskop Zvezda)

La storia del cinema Zvezda è abbastanza rappresentativa di tante privatizzazioni che in Serbia sono avvenute in modo discutibile negli ultimi decenni, durante la transizione dal socialismo al capitalismo.

In passato, quando la Serbia faceva parte della Jugoslavia socialista, il cinema Zvezda, come tredici altri cinema storici della città, era gestito da un’impresa pubblica, la Beograd Film. Dopo la fine della Jugoslavia, e l’indipendenza della Serbia, l’impresa cominciò ad accumulare perdite e a funzionare a fatica. La Beograd Film venne privatizzata nel 2005, in un processo caratterizzato da diverse irregolarità. Il nuovo proprietario, raccontano Gvojić e Radojević, era più interessato a rivendere gli edifici in cui si trovavano i cinema che a rivitalizzarli: nessuno è ritornato in attività, e oggi l’unico cinema di quelli che erano gestiti dalla Beograd Film a funzionare normalmente è proprio lo Zvezda.

Il movimento che occupò il cinema Zvezda ottenne fin da subito il sostegno di diversi intellettuali e registi, soprattutto serbi, ma non solo. Michel Gondry, regista francese autore tra gli altri del film Eternal Sunshine of the Spotless Mind (noto in italiano come Se mi lasci ti cancello), realizzò anche un corto di animazione a sostegno del movimento.

Nonostante le difficoltà e le condizioni all’interno molto spartane, il cinema occupato è molto popolare a Belgrado. Secondo Gvojić e Radojević, tra le ragioni c’è il fatto che l’ingresso alle proiezioni è libero, ma soprattutto è un risultato della scelta di proporre dei film diversi rispetto a quelli che si possono normalmente vedere nei cinema serbi, che in genere propongono produzioni internazionali di grande successo.

Radojević ha spiegato che uno degli obiettivi del movimento è fare in modo che il cinema Zvezda proietti film che normalmente non si possono vedere al cinema, perché non hanno un grande richiamo commerciale oppure perché, banalmente, sono vecchi e sono stati distribuiti molti anni fa: «da appassionata, mi è sempre sembrato un peccato avere perso la possibilità di vedere alcuni film importanti quando sono usciti al cinema», ha detto, sottolineando il fatto che dal suo punto di vista «guardare un film sul grande schermo è un privilegio».

In inverno, dal momento che lo Zvezda non è riscaldato e che meno gente è disposta a uscire, si proiettano soprattutto grandi classici e film internazionali molto famosi. «È un modo per cercare di motivare gli spettatori», ha spiegato Gvojić. Il programma viene anche deciso seguendo i suggerimenti del pubblico e quello che accade nel paese.

Da tre mesi, in Serbia sono in corso grosse proteste studentesche contro il governo. A fine gennaio, durante una di queste proteste, un cane randagio di nome Dona che accompagnava i manifestanti è stato investito ed è morto: in segno di omaggio, per una settimana il cinema ha proiettato solo film che avevano cani come protagonisti.

Una proiezione all'aperto al Cinema Zvezda

Una proiezione all’aperto al cinema Zvezda (foto tratta dalla pagina Facebook del Novi Bioskop Zvezda)

Soprattutto, però, il cinema Zvezda cerca di proiettare film d’autore e molti film realizzati da registi serbi: «in Serbia le risorse sono piuttosto limitate e pochi film hanno il potenziale per ottenere una grossa distribuzione», ha spiegato Gvojić, notando che in questo modo lo Zvezda cerca di sostenere il cinema e i registi indipendenti del paese.

Questo avviene soprattutto in estate, quando lo Zvezda può organizzare rassegne all’aperto a cui partecipano solitamente moltissime persone. Spesso le proiezioni sono seguite da incontri e discussioni con gli autori che possono durare anche diverse ore: «negli anni siamo riusciti a costruire un pubblico fantastico, formato da appassionati molto competenti», ha detto Radojević, che si dice convinta che poter contare su una comunità fedele e appassionata sia uno dei motivi del successo del locale.

Nel corso degli ultimi dieci anni, Belgrado ha conosciuto un grosso sviluppo immobiliare. La città ha attirato importanti investimenti, alcuni dei quali — per esempio la costruzione di un enorme nuovo quartiere lungo il fiume Sava, il Belgrade Waterfront — sono stati molto contestati dai residenti. Nonostante la crescita del mercato immobiliare, Gvojić e Radojević dicono che al momento non ci sono state pressioni sul gruppo che gestisce il cinema Zvezda perché lasci il palazzo, che si trova in una zona molto centrale della città. «Al momento non abbiamo grossi problemi né con il proprietario né con le autorità», ha detto Gvojić: «tantissime persone oggi sostengono il nostro progetto; se qualcuno cercasse di cacciarci, ne otterrebbe davvero una pessima pubblicità».

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