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  • Martedì 21 gennaio 2025

L’Italia ha rilasciato il capo della polizia giudiziaria libica, a sorpresa

Era stato arrestato domenica a Torino per crimini di guerra su mandato della Corte penale internazionale: non è ancora chiaro perché ora sia libero

Il capo della polizia giudiziaria libica Njeim Osama Elmasry, noto anche come Almasri (Dal profilo X di Nello Scavo)
Il capo della polizia giudiziaria libica Njeim Osama Elmasry, noto anche come Almasri (Dal profilo X di Nello Scavo)
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Martedì l’Italia ha rilasciato il capo della polizia giudiziaria libica, Njeim Osama Elmasry, noto anche come Almasri, che era stato arrestato domenica su mandato della Corte penale internazionale per crimini di guerra. La notizia è stata confermata dal ministero dell’Interno, che per il momento non ha dato altre informazioni. Secondo ANSA dopo il rilascio Elmasry sarebbe stato espulso dal territorio italiano. Martedì sera è arrivato all’aeroporto di Tripoli, dove è stato accolto con molti festeggiamenti.

Non è chiaro perché Elmasry sia stato rilasciato. Il governo italiano non ha ancora commentato ufficialmente la notizia ma ha inviato all’ANSA una parte dell’ordinanza con cui la Corte d’Appello di Roma non ha convalidato l’arresto di Elmasry. Secondo la Corte l’autorità italiana che ha fermato Elmasry – la DIGOS di Torino – avrebbe dovuto avvisare il ministero della Giustizia prima di compiere l’arresto, cosa che a quanto sembra non è avvenuta.

L’articolo 4 della legge 237/2012 prescrive effettivamente che è il ministro della Giustizia che «dà corso alle richieste formulate dalla Corte penale internazionale», cioè il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, al governo italiano.

Elmasry è il funzionario di una importante milizia libica e per via di questo ruolo aveva da anni incarichi molto rilevanti nella cosiddetta polizia giudiziaria del governo che controlla la capitale, Tripoli (dall’inizio della guerra civile, quasi 14 anni fa, la Libia è governata di fatto da milizie armate). Nel 2016 per esempio era stato nominato responsabile della polizia giudiziaria nella famigerata prigione di Mitiga, nella periferia di Tripoli, citata più volte come luogo di violazioni sistematiche dei diritti umani da un recente rapporto del Consiglio per i diritti umani dell’ONU. Nel 2021 Elmasry era stato promosso a responsabile di varie altre prigioni dal governo che controlla Tripoli.

Da diversi anni il governo italiano ha ottimi rapporti con le milizie libiche e col governo di Tripoli, con cui dal 2017 è attivo un accordo per fermare con la violenza le partenze dei migranti che provano ad arrivare in Italia via mare. Non è chiaro se il rapporto fra il governo italiano e quello di Tripoli abbia avuto un ruolo in questa vicenda.