Come fare domanda per votare da fuori sede ai referendum

Ci sono regole diverse a seconda del comune, e c'è tempo fino al 4 maggio

Schede elettorali per votare ai referendum del giugno 2022 in un seggio di Roma
Roma, 12 giugno 2022 (LaPresse)
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L’8 e il 9 giugno si voterà per cinque referendum e gli studenti fuori sede potranno partecipare al voto nel comune di domicilio temporaneo. È una possibilità che era già stata introdotta eccezionalmente alle elezioni europee del 2024 e che anche in questa occasione sarà permessa in via sperimentale, come stabilisce il decreto-legge 27 del 2025, in vigore da marzo. Per approfittarne bisogna fare richiesta entro il 4 maggio. Oltre agli studenti possono votare in un comune diverso da quello di residenza anche le persone che per motivi di lavoro o cure mediche devono stare lontane da casa per almeno tre mesi.

Quattro dei cinque referendum in programma per giugno riguardano il lavoro, e più in particolare alcune regole sui licenziamenti, sui contratti a termine e sugli infortuni. Il quinto referendum invece è stato proposto per ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza regolare necessari alle persone straniere per poter chiedere la cittadinanza italiana e trasmetterla ai figli minorenni. È una riforma che riguarderebbe complessivamente 2,5 milioni di persone in Italia.

Per votare nel comune di domicilio temporaneo gli elettori fuori sede devono presentare la domanda al comune in cui si trovano per motivi di studio, lavoro o cure mediche. La domanda consiste in un modulo disponibile sul sito del ministero dell’Interno, che deve essere compilato e associato a una copia di un documento di riconoscimento valido, a una copia della tessera elettorale e a una copia di un documento che certifichi la condizione di elettore fuori sede.

– Leggi anche: Su cosa saranno i cinque referendum per cui si voterà in primavera

Ciascun comune si è organizzato a modo suo, perciò le regole differiscono. Il comune di Roma richiede di presentare la domanda via PEC o email oppure andando di persona (o delegando qualcuno) all’ufficio elettorale; lo stesso vale per il comune di Napoli. Il comune di Milano permette di presentare la richiesta direttamente online, autenticandosi con la carta d’identità elettronica o lo SPID, oltre che andando all’ufficio elettorale; lo stesso vale per il comune di Torino. Il comune di Bologna consente di inoltrare la richiesta solo online, anche senza avere lo SPID. Per avere maggiori dettagli su quali sono le regole della città in cui si vota, bisogna consultare il sito ufficiale del comune: qui ci sono quelli di Bari, Padova, Firenze, Venezia e Palermo. Nelle domande ci si può anche rendere disponibili a fare gli scrutatori o i presidenti di seggio.

I comuni di domicilio temporaneo dei fuori sede hanno tempo fino al 3 giugno per fare arrivare agli elettori l’attestazione di ammissione al voto (anche via email). Prima dovranno coordinarsi con il comune di residenza, in modo che i fuori sede non siano attesi nel loro seggio consueto ed evitare doppi voti.

In occasione dei referendum gli elettori fuori sede voteranno in sezioni elettorali speciali o in sezioni ordinarie a seconda del numero di domande ricevute dal comune in questione. In ogni caso per votare dovranno portare con sé la tessera elettorale (non una copia) e l’attestazione di ammissione al voto rilasciata dal comune di domicilio temporaneo, oltre a un documento di identità.