Il piano per finanziare l’educazione affettiva in alcune scuole medie di Roma
Il comune ha annunciato un bando da 420mila euro, in assenza di una legge nazionale che preveda progetti di questo tipo

Il comune di Roma ha annunciato un programma per finanziare l’educazione affettiva nelle scuole medie della città: incontri e lezioni sull’esplorazione delle emozioni, sui rapporti amorosi, sugli stereotipi, sulla violenza contro le donne e sull’importanza del consenso. L’Italia è uno dei pochi paesi europei in cui l’educazione affettiva non è obbligatoria per legge, e i programmi attualmente esistenti sono perlopiù gestiti internamente alle singole scuole, anche a seconda delle disponibilità economiche dei singoli istituti e comunque in maniera discontinua e frammentata.
Il programma stanzia 420mila euro affinché alcune scuole possano organizzarsi per introdurre programmi di educazione affettiva. A fine gennaio dovrebbe essere pubblicato un bando a cui possono partecipare tutte le scuole medie pubbliche dei quindici municipi della città.
Il bando sarà rivolto alle associazioni e agli enti attivi in questo campo, che dovranno contattare le scuole medie della città ed elaborare insieme i progetti per poi presentarli al comune, che li valuterà. Le scuole e le associazioni dei progetti selezionati verranno a quel punto invitate a partecipare a un’ultima fase di progettazione del percorso insieme al comune. Secondo i piani i programmi di educazione affettiva nelle scuole dovranno partire già nel corso di quest’anno scolastico e continuare in quello successivo.
Marilena Grassadonia, che al comune di Roma è a capo dell’ufficio per i diritti LGBTQ+ ed è tra le persone che hanno collaborato ad avviare l’iniziativa, ha spiegato che il bando è ancora in via di definizione, e che il primo obiettivo è avere almeno una scuola media per municipio coinvolta nel progetto, quindi 15 scuole in tutto. Ha aggiunto che nel caso in cui un municipio restasse scoperto, o perché il progetto non è stato approvato o perché non ne è stato presentato nessuno, verrà aperto un nuovo bando specifico per quel municipio. Se invece i fondi dovessero avanzare, l’idea è avviare progetti anche in più scuole per municipio (le scuole medie pubbliche nel comune di Roma sono centinaia).
Già oggi, comunque, le associazioni lavorano già sull’educazione affettiva nelle scuole: proprio perché non esiste una legge che la rende obbligatoria, ci sono scuole che contattano le associazioni per organizzare gli incontri, e in altri casi sono le stesse associazioni a contattare le scuole. Può succedere anche che siano gli studenti a contattare direttamente le associazioni per invitarle a partecipare ad assemblee e incontri autogestiti.
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