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  • Martedì 17 dicembre 2024

L’ultima tratta della metro C di Roma alla fine verrà finanziata

Nel testo della legge di bilancio è stato ripristinato l'emendamento che prevede 425 milioni di euro per realizzarla

Un cantiere della metro C (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Un cantiere della metro C (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
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Lunedì il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha detto che è stato ripristinato il finanziamento da 425 milioni di euro per completare la metro C di Roma, la terza linea metropolitana della capitale i cui lavori erano iniziati nel 2007. Il finanziamento era contenuto in un emendamento alla legge di bilancio, il provvedimento con cui il governo definisce la propria politica economica per l’anno seguente, eliminato il mese scorso dopo una riduzione della spesa imposta dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a diversi ministeri (erano cosiddetti “tagli lineari”, cioè uguali per tutti e senza particolari criteri).

Gualtieri ha detto che l’emendamento col finanziamento per completare l’ultimo tratto della metro C è stato reinserito nel testo della legge di bilancio, che sarà votata nei prossimi giorni.

Il tratto in questione è il collegamento tra la stazione di piazzale Clodio e quella vicina alla Farnesina, la sede del ministero degli Esteri, nella zona nord di Roma. I lavori per costruirlo dovrebbero riprendere dopo la conclusione del Giubileo, durante il quale si prevede che arrivino a Roma milioni di persone: la costruzione della metro C dovrebbe essere conclusa nel 2033.

La mappa della linea C della metropolitana di Roma: le tratte non aperte sono tratteggiate

L’emendamento è stato reinserito nel testo della legge di bilancio durante una discussione in commissione Bilancio della Camera: Gualtieri ha detto che c’era da risolvere una «questione tecnica», su cui non ha dato dettagli, ma che tutti i partiti erano concordi a ripristinare il finanziamento.

La decisione di eliminare il finanziamento era stata molto criticata dato che i lavori per la metro C a Roma vanno avanti da anni, tra ripensamenti, problemi e interruzioni per cui sui giornali si parla da tempo di una «storia infinita». Visti i tagli lineari chiesti da Giorgetti, la riduzione della spesa era stata distribuita dal ministero dei Trasporti su molti progetti, non solo sulla metro C.

Il murale "Le Costellazioni di Roma" dell'artista Pietro Ruffo sui silos di Piazza Venezia (Marco Di Gianvito/ZUMA Press Wire/ANSA)

La notizia del ripristino del finanziamento della metro C è stata data poco dopo l’inaugurazione del murale “Le costellazioni di Roma” dell’artista Pietro Ruffo, che copre i silos di piazza Venezia, dove sono in corso da tempo i lavori per la metro, durante il Giubileo (Marco Di Gianvito/ZUMA Press Wire/ANSA)

I primi studi del comune di Roma per aggiungere una terza linea della metropolitana, dopo la A aperta nel 1980 e la B inaugurata nel 1955 e prolungata nel 1990, risalgono agli inizi degli anni Novanta. L’idea iniziale era di aprirla entro il Giubileo del 2000. Il progetto preliminare fu invece approvato nel 2002, inviato alla Regione e ai ministeri l’anno successivo. Nel 2004 fu creata la società Roma Metropolitane, controllata dal comune, per portare avanti il progetto, e si iniziò a lavorare al possibile tracciato.

I cantieri furono aperti nel 2007, ma cominciarono una serie di altri problemi: negli studi preliminari non erano stati previsti rilievi archeologici in molte aree di scavo. Mancavano precise linee guida su cosa fare in caso di importanti ritrovamenti, prevedibili in una città come Roma e che infatti ci sono stati poco dopo l’inizio dei lavori, con le relative complicazioni.

Il progetto iniziale prevedeva di costruire una galleria, che passasse sopra la linea della metro A. Si scoprì però che in quello strato del sottosuolo c’erano strutture murarie e altri resti, per cui si decise di spostare gli scavi delle gallerie molto più in profondità. Fu necessario rifare da capo anche il progetto della stazione San Giovanni, dove si incontrano la metro C e la metro A. Negli anni successivi furono approvate altre modifiche, complicate e costose, con ulteriori ritardi rispetto ai piani iniziali. I lavori sono andati avanti per anni così, a rilento e con vari problemi.