Lo stilista Matthieu Blazy sarà il nuovo direttore creativo di Chanel
E lascerà l'azienda italiana Bottega Veneta, che ha reso tra le più interessanti di oggi

Lo stilista franco-belga Matthieu Blazy lascerà la direzione creativa dell’azienda italiana di moda Bottega Veneta per andare a ricoprire lo stesso incarico nell’azienda francese Chanel. Il suo posto a Bottega Veneta sarà preso dall’inglese Louise Trotter, attuale direttrice creativa del marchio Carven, che entrerà in carica a gennaio.
Dal 2020 Blazy era a Bottega Veneta, azienda che appartiene al gruppo internazionale Kering che possiede tra gli altri marchi come Gucci, Saint Laurent e Balenciaga. Dal 2021 Blazy era direttore creativo. Da Chanel succede a Virginie Viard, che aveva lasciato l’azienda a giugno dopo cinque anni: a sua volta aveva preso il posto del leggendario Karl Lagerfeld, che aveva guidato Chanel per 35 anni, fino alla morte nel 2019.
Negli ambienti della moda si parlava da mesi della possibilità che Blazy, che ha 40 anni ed è considerato tra gli stilisti più interessanti del momento, andasse da Chanel. Bruno Pavlovsky, direttore della moda a Chanel, ha detto che è stato scelto non solo perché interpretasse il marchio ma per «spingere i confini di quello che Chanel è, per il futuro». Blazy entrerà in azienda nell’aprile del 2025, e la sua prima collezione sarà presentata a ottobre durante la Settimana della moda di Parigi. Supervisionerà le collezioni di ready-to-wear (i vestiti già confezionati che si trovano nei negozi), haute couture (l’alta moda, fatta su misura, con materiali e lavorazioni pregiate) e degli accessori, per un totale di dieci collezioni all’anno.
Blazy è nato a Parigi nel 1984 e si è laureato a La Cambre, l’accademia di belle arti di Bruxelles, con una collezione dedicata a Claudie Haigneré, la prima astronauta francese ad andare nello spazio.

La collezione di laurea di Blazy, la foto è presa dal suo account su Instagram
Dopo uno stage da Balenciaga, iniziò a lavorare alle collezioni da uomo del famoso stilista belga Raf Simons. Nel 2011 passò al marchio francese Maison Margiela (ora del gruppo italiano OTB) dove disegnò l’abbigliamento da donna e la collezione Artisanal, fatta su misura, con materiali preziosi e lavorazioni artigianali. Nel 2014 andò da Céline sotto la guida di Phoebe Philo, probabilmente la stilista donna più apprezzata degli ultimi 20 anni, e dal 2016 al 2019 tornò a lavorare con Raf Simons da Calvin Klein.
Blazy presentò la sua prima collezione per Bottega Veneta alla settimana della moda di Milano nel febbraio del 2022. Piacque molto a critici e appassionati di moda grazie ai look semplici e casual – canottiera bianca e denim larghi – realizzati però in pelle per richiamare la storia di Bottega Veneta, che nasce come un marchio di pelletteria.
Lo stile venne in parte riproposto anche alla collezione successiva, quando Kate Moss sfilò tra una modella e l’altra vestita con canotta bianca, pantaloni in pelle ma stampati per sembrare denim e una giacca in pelle stampata con una fantasia grunge, uno degli stili per cui era famosa negli anni Novanta.
Con Blazy, le sfilate di Bottega Veneta sono diventate «il momento che tutti aspettano» a Milano, come le ha definite la stimata critica di moda Suzy Menkes. Univano raffinatezza, sperimentazione nei materiali e nelle lavorazioni e un gusto per l’imprevedibile: Blazy ha creato un nuovo canone di bellezza nel mondo del lusso, e anche l’ultima sfilata, a settembre del 2024, è stata tra le più apprezzate della settimana della moda di Milano.
Negli ultimi tempi c’è un grosso ricambio ai vertici di molte aziende di moda di lusso: soltanto ieri lo stilista John Galliano aveva lasciato la direzione dell’azienda francese Maison Margiela, dopo dieci anni. Per questo l’annuncio dell’assunzione di Blazy è stato ancora più significativo: Pavlovsky ha assicurato che l’accordo è «a lungo termine»: «non cercheremo di avere tutto sul piatto dal giorno 1. Spero che Chanel possa sostenere la sua visione per molti anni e che possa avere un impatto significativo […] dobbiamo dargli tempo».