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  • Venerdì 17 maggio 2024

A 38 anni, Marco Belinelli è ancora decisivo

È diventato il più vecchio a vincere il premio di miglior giocatore della Serie A di basket, è il leader della Virtus Bologna e c'è chi chiede di riportarlo in Nazionale

Marco Belinelli, 38 anni, è tornato in Italia nel 2020 dopo aver giocato per tredici anni in NBA (Fabrizio Carabelli/SOPA Images via ZUMA Press Wire)
Marco Belinelli, 38 anni, è tornato in Italia nel 2020 dopo aver giocato per tredici anni in NBA (Fabrizio Carabelli/SOPA Images via ZUMA Press Wire)
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Il cestista italiano Marco Belinelli ha vinto il premio di MVP (miglior giocatore) della stagione regolare della Lega Serie A maschile di basket: nessuno l’aveva mai ricevuto alla sua età, cioè a 38 anni. È la prima volta, peraltro, che Belinelli vince questo premio, anche perché ha trascorso gran parte della sua carriera negli Stati Uniti, dove con i San Antonio Spurs diventò il primo e finora unico italiano a vincere il titolo del campionato NBA, di un livello molto più alto rispetto a quello italiano.

Il momento in cui il coach di Bologna Luca Banchi comunica alla squadra che Belinelli ha vinto il premio di MVP

Nel 2020 tornò in Italia alla Virtus Bologna, la stessa squadra con la quale a 16 anni aveva esordito in Serie A, prima di passare alla Fortitudo Bologna (tra il 2003 e il 2007) e poi in NBA. In questi ultimi quattro anni, Belinelli ha continuato a essere un giocatore forte e decisivo per il ritorno ai massimi livelli della Virtus. Vinse il campionato (il primo in vent’anni per la Virtus) nel 2020-2021, e poi tre Supercoppe italiane e una EuroCup, la seconda competizione europea per prestigio.

In questa stagione ha segnato in media 13,9 punti a partita in Serie A, tirando con il 41,2 per cento da tre, un’eccellente percentuale per i tiri da lontano, nei quali Belinelli è considerato uno specialista. Non ha giocato tantissimo, perché è stato in campo per poco meno di 21 minuti a partita, quindi la metà del tempo praticamente, ma il premio di quest’anno si spiega soprattutto con il fatto che Belinelli è il leader tecnico e carismatico della squadra, che ha vinto la stagione regolare.

Dopo che la scorsa estate il fenomenale playmaker serbo Miloš Teodosić ha lasciato la Virtus Bologna, Belinelli è diventato ancor di più il giocatore simbolo della squadra, e a 38 anni ha dimostrato di poter esser ancora determinante. Nei quarti di finale dei playoff di Serie A, la parte finale della stagione a eliminazione diretta che è iniziata lo scorso weekend, Belinelli contro Tortona ha segnato 16 punti in gara-1 e 22 punti in gara-2, della quale è stato il miglior realizzatore: entrambe le partite sono state vinte dalla Virtus. In gara-3 Belinelli ha fatto solo 9 punti, e Bologna ha perso (la serie è al meglio delle cinque partite, quindi passa il turno chi arriva prima a tre vittorie).

Le migliori azioni di Belinelli in gara-2 dei quarti di finale contro Tortona

L’influenza di Belinelli sulla squadra e l’attitudine a giocare ad alti livelli si è vista forse ancor di più in Eurolega, la principale competizione europea per club, dove la Virtus Bologna ha mancato per poco l’accesso ai quarti di finale. Nelle 33 partite giocate, Belinelli ha tenuto una media di 14,1 punti a partita e diverse volte è stato decisivo negli ultimi minuti delle partite.

A marzo, prima della partita tra Olimpia Milano e Virtus Bologna, l’allenatore di Milano Ettore Messina (che fu il viceallenatore di San Antonio quando Belinelli vinse il titolo NBA), disse a Eurosport che «Belinelli è un giocatore che sta giocando con un senso di competitività importantissimo, nonostante l’età, e capisco chi comincia a dire che forse ne avremo bisogno al preolimpico». Il preolimpico è il torneo che si giocherà a inizio luglio e che determinerà se l’Italia si qualificherà per le Olimpiadi di Parigi 2024. Belinelli non gioca una partita con l’Italia dal 2019 (e non ha mai partecipato alle Olimpiadi), ma c’è chi ritiene possibile un suo ritorno in nazionale quest’estate.

In Serie A Belinelli ha vinto il premio di MVP (intitolato a Dino Meneghin) superando nelle preferenze dei votanti Rayjon Tucker della Reyer Venezia e Tornik’e Shengelia, anche lui della Virtus Bologna. I tre sono stati inseriti nel miglior quintetto dell’anno assieme a Payton Willis di Pistoia e a Miro Bilan di Brescia. Nico Mannion ha vinto il premio come miglior italiano con Varese, Mouhamed Faye (Reggio Emilia) quello come miglior under 22 e C.J. Massinburg (Brescia) quelli di miglior sesto uomo e giocatore più migliorato. Nicola Brienza ha vinto il premio di miglior allenatore, per essere riuscito a sorpresa a portare Pistoia ai playoff.