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  • Lunedì 6 maggio 2024

L’Italia della pallavolo si è presa tutto

Conegliano ha vinto la Champions League femminile battendo Milano, un'altra italiana, in finale; Trento quella maschile contro la squadra polacca Jastrzębski Węgiel

Le squadre di Conegliano e Trento festeggiano insieme le loro vittorie in Champions League (Itas Trentino Volley)
Le squadre di Conegliano e Trento festeggiano insieme le loro vittorie in Champions League (Itas Trentino Volley)
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Domenica si sono giocate ad Antalya, in Turchia, le finali di Champions League femminile e maschile di pallavolo. Hanno vinto due squadre italiane, la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano e la Trentino Itas Volley: è l’undicesima volta che l’Italia fa “doppietta”, che vince cioè entrambe le finali della principale competizione europea per club. L’ultima era stata nel 2019. Conegliano ha vinto la finale femminile per 3 set a 2 contro un’altra squadra italiana, la Vero Volley Milano, mentre nella finale maschile Trento ha battuto 3 set a 0 la squadra polacca Jastrzębski Węgiel.

Queste due vittorie hanno confermato che i campionati italiani femminile e maschile di pallavolo sono oggi tra i più competitivi in Europa, probabilmente i più competitivi in assoluto. Sono state però due vittorie diverse, soprattutto per gli ultimi mesi vissuti dalle due squadre. Conegliano la settimana scorsa aveva vinto il sesto Scudetto consecutivo, estendendo ancora il suo dominio sulla pallavolo femminile italiana: gli ultimi quindici trofei nazionali sono stati tutti vinti da Conegliano (5 campionati, 5 Coppe Italia e 5 Supercoppe italiane). Trento invece, dopo aver vinto il campionato nel 2023, aveva da poco perso a sorpresa nelle semifinali Scudetto di quest’anno contro Monza e poi aveva perso anche la finale per il terzo posto contro Milano, decisiva per la qualificazione alla prossima Champions League (alla quale Trento, pur avendo vinto la competizione, non parteciperà a meno di eccezioni, per esempio se dovesse ricevere una wild card).

Per Conegliano è la seconda Champions League della sua storia, dopo quella del 2021. In questa stagione ha vinto 48 partite su 50. La sua avversaria nella finale di domenica, Milano, ha costruito una squadra eccezionale proprio per provare a contrastare Conegliano, acquistando in estate anche l’opposta Paola Egonu, la giocatrice italiana più nota e forte in circolazione. Nonostante gli sforzi, però, in campionato Milano ha perso le ultime 5 partite contro Conegliano.

La finale di Antalya non è stata la miglior partita di Conegliano, ma al quinto set la squadra ha dimostrato di essere più abituata a giocarsi le finali e nel tie-break ha alzato il livello soprattutto a muro e in difesa, vincendo 15-9. L’opposta svedese Isabelle Haak (23 punti) ha vinto il premio come miglior giocatrice della finale, mentre la schiacciatrice statunitense Kathryn Plummer (21 punti) è stata decisiva soprattutto nell’ultimo set.

Gli highlights della finale vinta 3-2 da Conegliano contro Milano (25-14, 23-25, 25-19, 19-25, 15-9)

Per Trento è invece la quarta Champions League della storia, dopo le tre consecutive vinte dal 2009 al 2011. Il miglior giocatore della finale è stato lo schiacciatore 22enne Alessandro Michieletto, che contro Jastrzębski ha fatto 16 punti. Negli ultimi quattro anni Michieletto e l’altro schiacciatore di Trento, Daniele Lavia, sono stati tra i protagonisti delle tante vittorie della nazionale maschile (oro agli Europei 2021, oro ai Mondiali 2022, argento agli Europei 2023).

Le squadre italiane riescono a essere le migliori in Europa pur avendo l’obbligo di schierare contemporaneamente, in campionato, almeno tre giocatori o giocatrici italiane sui sette che giocano: il sestetto titolare più il libero, il pallavolista che gioca solo in seconda linea, quindi in ricezione e in difesa, e che si alterna con i due centrali. È una regola che esiste da diversi anni anche in altri campionati europei, in diversa misura. Per certi versi è uno svantaggio, perché un po’ limita la libertà delle squadre. Nel caso italiano però si è rivelato anche un punto di forza, perché le squadre italiane hanno poco spazio per le giocatrici e i giocatori stranieri, e quindi quelli che si guadagnano un posto da titolare sono di alto livello. Di conseguenza i giocatori italiani si misurano con giocatori stranieri forti, e quindi migliorano, alimentando un circolo virtuoso che si riflette sulla forza delle due nazionali.

Gli highlights della finale vinta 3-0 da Trento contro Jastrzębski (25-20, 25-22, 25-21)

Chiusa la stagione per club con la doppia vittoria italiana in Champions League, comincia adesso quella delle nazionali. Nessuna delle due è ancora qualificata per le Olimpiadi di Parigi di quest’estate, ma entrambe potrebbero arrivarci grazie alla loro posizione nel ranking, la classifica mondiale, che verrà però rivista dopo la Volleyball Nations League, un torneo per nazionali che si giocherà nelle prossime settimane. Nella sua storia, pur avendo vinto diversi titoli mondiali ed europei, la nazionale di pallavolo non ha mai vinto le Olimpiadi, né maschili né femminili.