I contestati tour privati sull’Acropoli di Atene a 5mila euro a persona

Non sono ancora cominciati ma hanno già ricevuto molte critiche perché giudicati troppo elitari: il governo greco dice che i soldi saranno reinvestiti in iniziative culturali

(AP Photo/Thanassis Stavrakis)
(AP Photo/Thanassis Stavrakis)
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Alla fine del 2023 il governo greco aveva annunciato un’iniziativa molto discussa: la possibilità di pagare 5mila euro a persona per visitare nei mesi estivi l’Acropoli di Atene fuori dagli orari di apertura, per evitare di doverlo fare insieme ad altre migliaia di persone. Il ministero della Cultura aveva presentato un piano in base al quale queste visite esclusive sarebbero dovute cominciare questo mese: per il momento non è ancora successo, ma nel frattempo la proposta è stata molto contestata perché giudicata troppo elitaria per un sito culturale, che invece dovrebbe avere tra i suoi principali obiettivi quello di essere aperto a più persone possibili. Il governo greco l’ha comunque rivendicato e ha detto che si farà, perché è richiesto ed economicamente conveniente.

Il piano prevede che i tour privati siano disponibili per al massimo quattro gruppi di cinque persone ciascuno e che siano guidati da archeologi esperti. Non sarebbero tutti i giorni, ma solo il martedì, il venerdì e il sabato tra le 7 e le 9 e tra le 20 e le 22, ossia prima e dopo gli orari di apertura e chiusura del sito. Il ministero ha fatto sapere che la visita potrà essere prenotata anche da una persona sola, a condizione che venga pagato il prezzo di un gruppo completo, cioè 25mila euro.

Nikoleta Valakou, presidente dell’Organizzazione ellenica per lo sviluppo delle risorse culturali, un ente statale collegato al ministero della Cultura, ha detto che l’iniziativa è stata pensata perché da tempo il sito riceveva richieste di questo tipo. Finora le visite private fuori dagli orari di apertura erano state concesse solo a leader mondiali, membri delle famiglie reali, celebrità e importanti studiosi e accademici. Valakou ha detto che i ricavi verranno reinvestiti nel patrimonio culturale greco, ma l’iniziativa è stata comunque duramente criticata.

L’Acropoli di Atene, ossia la parte più alta e antica della città, contiene le rovine di alcuni celebri edifici storici, tra cui il Partenone, ed è di gran lunga il luogo più visitato del paese, con più di 2 milioni di visitatori all’anno e picchi di 20mila visitatori al giorno nei mesi estivi. Da tempo diverse associazioni e politici dell’opposizione criticano il governo di centrodestra per il modo in cui gestisce il sito, e più in generale il patrimonio culturale greco, accusandolo di vederlo solo come un prodotto commerciale da vendere ai turisti stranieri.

In questo contesto, la proposta di tour privati così cari è stata assai criticata perché giudicata troppo elitaria. Per molti è un’idea inconciliabile con la storia di Atene: «È un concetto che va contro lo spirito di un posto che associamo alla democrazia», ha detto Costas Zambas, che ha diretto i lavori di restauro dell’Acropoli per oltre 25 anni. Anche Despina Koutsoumba, vicepresidente dell’associazione degli archeologi del paese, ha detto che l’idea stessa di proporre questi tour è «inaccettabilmente esclusiva» e che la sua associazione è «assolutamente contraria». Koutsoumba sostiene anche che, pagando così tanto, le persone «si sentiranno in diritto […] di fare quello che vogliono nel sito», come ad esempio organizzare proposte di matrimonio.

Diverse guide hanno anche criticato il fatto che questi tour, che dovrebbero essere permessi solo d’estate, sposteranno l’orario di apertura generale del sito dalle 8 alle 9, togliendo ai turisti un’ora di visita a temperature accettabili. La scorsa estate ad Atene si erano registrate temperature che superavano i 40 gradi, in buona parte collegabili agli effetti del cambiamento climatico: l’Acropoli si trova su una collina rocciosa con pochissima ombra per ripararsi, e diversi turisti si erano sentiti male. Il ministero aveva quindi ordinato per qualche giorno la chiusura del sito fra le 12 e le 17, proprio per tutelare la salute dei visitatori.

Kriton Piperas, ex capo della Federazione Panellenica delle Guide Turistiche, che conta 4mila membri, ha detto che per anni il suo sindacato ha chiesto, senza successo, che l’apertura del sito fosse anticipata proprio per questo motivo.

Una vista dell’Acropoli in ottobre (AP Photo/Petros Giannakouris)

Il ministero della Cultura ha detto di aver ascoltato le critiche e di essere aperto a cambiamenti se l’iniziativa avrà problemi concreti, ma ha comunque deciso di portare avanti l’operazione. La proposta era stata presentata per la prima volta a dicembre scorso nell’ambito di un aumento fino al 50 per cento dei prezzi dei biglietti di più di 350 siti archeologici e musei gestiti dal ministero, che però entrerà in vigore solo da aprile 2025.

La discussione sui tour privati all’Acropoli rientra in un più ampio dibattito sul turismo di massa in Grecia, che ha reso inaccessibili molti luoghi ai suoi cittadini per via della quantità di frequentatori e dell’aumento dei prezzi, specialmente degli alloggi e degli hotel, che sono sempre più incompatibili con il reddito medio degli abitanti del paese.

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