È morto Gaetano Pesce

Aveva 84 anni ed era tra i designer italiani più famosi al mondo per lo stile giocoso, colorato e dal messaggio politico, come le celebri poltrone UP

Gaetano Pesce al Salone del Mobile di Milano nell'aprile 2004
(ROBERTO ARCARI/CONTRASTO)
Gaetano Pesce al Salone del Mobile di Milano nell'aprile 2004 (ROBERTO ARCARI/CONTRASTO)

È morto a New York a 84 anni il designer, scultore e architetto italiano Gaetano Pesce, uno dei più famosi al mondo, noto soprattutto per le opere di design industriale dove i materiali all’avanguardia si accompagnano a uno stile tondeggiante, colorato, umanizzato e lontano dal minimalismo asettico, come nelle famose celebri poltrone della serie “Up” realizzate per l’azienda B&B Italia. Pesce viveva a New York dal 1982; la notizia è stata data dal suo account ufficiale su Instagram, specificando che nonostante i problemi di salute degli ultimi anni «è rimasto positivo, giocoso e persino curioso».

Pesce era nato alla Spezia nel 1939 e si era laureato in architettura a Venezia, allo IUAV. Cominciò a lavorare nel design nel 1962, collaborando con importanti aziende come Cassina, Vitra e C&B (ora chiamata B&B Italia), per cui nel 1969 realizzò le poltrone “Up”: una serie composta da sette modelli in schiuma di poliuretano flessibile, un materiale all’epoca all’avanguardia che rendeva la poltrona elastica e gommosa come un materasso (Pesce raccontò che l’idea gli venne mentre giocava a schiacciare una spugna).

Le poltrone UP5 e UP6 (Donna e Bambino) disegnate da Gaetano Pesce, 16 ottobre 2018 (Georg Wendt/dpa/ANSA)

Il modello più celebre è la poltrona UP5, che ricordava le statuette votive dell’antichità e un grembo materno attaccato a una palla, come un carcerato con una palla al piede. Aveva infatti un messaggio politico e voleva rappresentare la condizione della donna: «è l’immagine di un prigioniero. Le donne soffrono a causa del pregiudizio degli uomini. La sedia doveva parlare di questo problema», spiegò lo stesso Pesce.

Un'installazione di Gaetano Pesce realizzata in piazza del Duomo, a Milano in occasione della settimana del Mobile, nel 2019.(ANSA / MATTEO BAZZI)

Un’installazione che raffigura la poltrona UP5, realizzata in piazza del Duomo, a Milano, in occasione della settimana del Mobile, nel 2019. (ANSA / MATTEO BAZZI)

B&B Italia ne interruppe la produzione nel 1973 dopo aver scoperto che il freon, una sostanza mescolata al poliuretano, era tossica; le UP però erano già diventate famose in tutto il mondo (la UP5 era nota anche con i soprannomi di La Mamma, Big Mama e Donna) e nel 2000 vennero nuovamente prodotto dall’azienda in una versione senza freon.

Pesce è noto soprattutto per l’uso libero e creativo delle forme e del colore e, come disse lui stesso una volta, «il mio lavoro è qualcosa che può far sorridere le persone. È uno spettacolo molto allegro e colorato, con un messaggio molto positivo». Allo stesso tempo, però, ha sempre una critica politica o sociale: «il mio linguaggio visivo vuole creare piacere. Ed è sempre una risposta a quel che succede nel mondo. Se c’è una guerra, devo fare qualcosa, se possibile, per far ridere o sorridere le persone. L’unica altra alternativa è troppo deprimente», raccontò sempre Pesce.

Pesce ha sempre cercato di sgretolare i confini tra arte, design e produzione industriale, progettando mobili in materiali innovativi, come le resine colorate, per rispondere in modo creativo ed emotivo alle esigenze pratiche della vita moderna. Anche per questo, al design ha accompagnato per tutta la sua vita la scultura, l’arredo di interni e le installazioni.

Alcune poltrone Feltri, tra le più famose disegnate da Gaetano Pesce, nel 1987: prodotte dall’azienda di design Cassina, sono in feltro di lana spessa e hanno lo schienale ripiegabile. La foto è stata scattata durante il Salone del mobile di Milano, 16 aprile 2018 (AP Photo/Antonio Calanni)

Ha realizzato vasi a forma di polpi, tavoli millepiedi, lampade con le orecchie, tavolini a forma di uomo a quattro zampe, divani con tramonti incorporati (il famoso Sunset in New York del 1980), il divano Giullare, un tavolino simile a un paesaggio acquatico e l'”Organic building” a Osaka, in Giappone, un edificio dalla facciata ricoperta di vasi con un sistema di drenaggio e irrigazione, simile a un giardino verticale.

Pesce ha continuato a lavorare fino all’ultimo e al Fuorisalone di Milano (la serie di eventi e feste che accompagna la fiera del Salone del mobile) di quest’anno ci sarà anche una sua mostra monografica con una trentina di opere, Nice to see you , e un’installazione monumentale L’uomo stanco. L’anno scorso aveva realizzato, sempre per il Fuorisalone, l’installazione Vieni a Vedere nel negozio del marchio di moda Bottega Veneta, per cui aveva curato anche l’allestimento della sfilata primavera/estate 2023 disegnando 400 sedie in resina colorata chiamate Come stai?: una selezione era stata esposta e venduta alla fiera d’arte contemporanea Design Miami.

Molte sue opere sono esposte in importanti musei di tutto il mondo, tra cui il MoMA e il Met di New York e il Victoria and Albert Museum di Londra e il Centre Pompidou a Parigi.