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  • Domenica 11 febbraio 2024

Alexander Stubb ha vinto le elezioni presidenziali in Finlandia

È un convinto europeista di centrodestra ed era stato primo ministro dal 2014 al 2015: ha battuto al ballottaggio Pekka Haavisto, dei Verdi, con il 51,6 per cento dei voti

(Emmi Korhonen./Lehtikuva via AP)
(Emmi Korhonen./Lehtikuva via AP)
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Domenica sera Alexander Stubb, ex primo ministro del partito di centrodestra Coalizione nazionale, ha vinto le elezioni presidenziali in Finlandia. Il suo sfidante, il parlamentare dei Verdi Pekka Haavisto, ha dichiarato la propria sconfitta e si è congratulato con Stubb poco prima delle nove di sera, mentre gli ultimi scrutini erano ancora in corso. Stubb ha ottenuto il 51,6 per cento dei voti, contro il 48,4 di Haavisto.

Stubb ha 55 anni, è un conservatore e ha una lunga carriera alle spalle: ricopre incarichi ufficiali in politica dal 2004, quando fu eletto parlamentare europeo. Poi divenne ministro degli Esteri e primo ministro: nel 2017 lasciò la politica finlandese e diventò vicepresidente della Banca europea per gli investimenti. Dal 2020 è direttore della Florence School of Transnational Governance, parte dell’European University Institute, un’università finanziata dall’Unione Europea che ha sede a Firenze.

Durante la campagna elettorale Stubb ha detto che la sua idea di lasciare per sempre la politica, sette anni fa, è cambiata dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Stubb è estremamente filoeuropeo e liberale: ha detto per esempio più volte di voler espellere Fidesz, il partito del presidente ungherese Viktor Orbàn, dal Partito popolare europeo, proprio per le sue posizioni euroscettiche e illiberali. Nel proprio discorso dopo la sconfitta, Haavisto si è detto contento del fatto che «ora la Finlandia avrà un buon presidente», chiamando Stubb «una persona esperta e con le giuste competenze per questo lavoro».

Quello che ricoprirà è un ruolo di un certo rilievo: al contrario dell’Italia, dove il presidente della Repubblica ha un ruolo per lo più cerimoniale, in Finlandia il presidente detiene diversi poteri in politica estera e di sicurezza. Il presidente uscente, Sauli Niinisto, era per esempio molto apprezzato per le sue doti diplomatiche ed era stato un personaggio centrale nel processo che ha portato all’entrata del paese nella NATO, lo scorso aprile. La campagna elettorale di Stubb si era molto concentrata su temi relativi alla sicurezza e alla difesa internazionale, ritenuta tra le principali priorità degli elettori visto il lungo confine che il paese condivide con la Russia: mesi fa Stubb aveva detto che «per la Finlandia la politica estera e la sicurezza internazionale sono una questione esistenziale».

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