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  • Martedì 2 gennaio 2024

Chi era Saleh al-Arouri, il vice capo di Hamas ucciso a Beirut

Era da anni uno dei più importanti dirigenti politici del gruppo palestinese e gestiva i rapporti con Hezbollah in Libano, dove viveva

Saleh al-Arouri (AP Photo/Nariman El-Mofty)
Saleh al-Arouri (AP Photo/Nariman El-Mofty)
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Martedì pomeriggio è stato ucciso in un bombardamento a Beirut, la capitale del Libano, Saleh al-Arouri, uno dei più importanti dirigenti del gruppo armato palestinese Hamas. Il governo libanese, Hamas e le fonti di autorevoli giornali internazionali hanno attribuito la responsabilità dell’uccisione a Israele, che da quasi tre mesi è in guerra con Hamas nella Striscia di Gaza e ha più volte dichiarato l’obiettivo di smantellare l’organizzazione. Israele non ha ancora commentato l’attacco a Beirut, in cui sono morte anche diverse altre persone, tra cui altri membri di Hamas.

Al-Arouri fu eletto nel 2017 come vice presidente del cosiddetto Politburo di Hamas, il più importante organo politico dell’organizzazione, un consiglio di 15 persone di cui fanno parte soltanto figure politiche e che ha la sua sede principale in Qatar. I membri del Politburo sono distinti dai leader militari di Hamas, che invece risiedono perlopiù nella Striscia di Gaza. Al-Arouri era il vice di Ismail Haniyeh, che è a capo del Politburo dal 2017.

Dopo la sua elezione a vice presidente del Politburo al-Arouri divenne il politico di Hamas più importante nei rapporti con Hezbollah, il gruppo armato sciita libanese stretto alleato di Hamas che dall’inizio della guerra con Israele sta tenendo impegnato l’esercito israeliano in bombardamenti reciproci al confine tra Israele e il Libano (cioè a nord per Israele e a sud per il Libano). Già prima dell’inizio della guerra a Gaza diversi analisti avevano ipotizzato che negli ultimi anni i rapporti tra Hamas e Hezbollah si fossero rinsaldati proprio per via dell’attività politica di al-Arouri. Da anni viveva in Libano, dove svolgeva per Hamas un ruolo simile a quello di un “ambasciatore” dentro Hezbollah: l’edificio in cui è stato ucciso si trova infatti in un quartiere di Beirut, Dahiyeh, dove ci sono molti uffici del gruppo libanese.

A partire dalle elezioni interne di Hamas del 2021 al-Arouri era diventato anche il responsabile per Hamas delle questioni che riguardano la Cisgiordania, l’altro territorio che i palestinesi amministrano con un certo grado di autonomia. La Cisgiordania non è governata da Hamas ma dal partito palestinese Fatah, assai più moderato.

Al-Arouri era anche uno dei fondatori delle brigate al Qassam, l’ala armata di Hamas, di cui è stato per diverso tempo un comandante. Lo era anche nel 2014, quando fu accusato da Israele di aver pianificato il rapimento e l’uccisione di tre adolescenti israeliani in Cisgiordania, un caso di cui si parlò moltissimo in tutto il mondo e che suscitò grande mobilitazione in Israele. Fu lo stesso al-Arouri a rivendicare quell’operazione per Hamas, definendola un atto «eroico» delle brigate al Qassam. Quello stesso anno Israele disse anche che al-Arouri stava tramando affinché Hamas prendesse il potere in Cisgiordania, ribaltando il governo dell’Autorità Palestinese guidato da Fatah e il suo presidente Mahmoud Abbas.

Per diversi anni gli Stati Uniti hanno offerto fino a 5 milioni di dollari (circa 4,6 milioni di euro) per avere informazioni su al-Arouri e sui suoi spostamenti, classificandolo come “terrorista globale con designazione speciale”: un tipo di classificazione del dipartimento di Stato che prevede il blocco di tutte le proprietà e degli interessi economici di una certa persona negli Stati Uniti, e vieta qualsiasi operazione economica con quella persona nel paese.