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  • Lunedì 16 ottobre 2023

Che cos’è Hezbollah, che minaccia di aprire un nuovo fronte di guerra a nord di Israele

Il gruppo radicale libanese è l'organizzazione paramilitare più potente del Medio Oriente, alleato di Hamas e dell'Iran

(Francesca Volpi/Getty Images)
(Francesca Volpi/Getty Images)
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Negli scorsi giorni ci sono stati scontri sporadici al confine tra Israele e Libano che hanno coinvolto l’esercito israeliano e il gruppo paramilitare radicale libanese Hezbollah. Alcuni miliziani di Hezbollah hanno tentato di infiltrarsi in territorio israeliano e sono stati intercettati, e ci sono stati da entrambe le parti lanci di razzi e missili: Israele ha annunciato che evacuerà tutti i civili che abitano entro due chilometri dal confine con il Libano, per timore di nuovi scontri.

Hezbollah è uno dei gruppi militari più potenti del Medio Oriente, e un suo intervento contro Israele a favore di Hamas potrebbe aprire un nuovo fronte nella guerra in corso.

Hezbollah è al tempo stesso un partito politico islamista sciita, un’organizzazione paramilitare estremamente potente e un gruppo radicale che negli scorsi decenni ha commesso diversi attacchi terroristici e che è considerato un’organizzazione terroristica da molti paesi, tra cui gli Stati Uniti. Per l’Unione Europea soltanto «l’ala militare» di Hezbollah è da considerarsi gruppo terroristico, anche se negli anni ci sono stati numerosi appelli a estendere questa definizione a tutta l’organizzazione. Hezbollah è sostenuto dall’Iran con armi e finanziamenti e sostiene a sua volta numerosi gruppi radicali islamisti in tutto il Medio Oriente e non solo: tra questi c’è Hamas.

Hezbollah significa “partito di Dio”, o “partito di Allah”: l’organizzazione nacque nel 1982 nell’ambito della complicatissima guerra civile libanese, che durò dal 1975 al 1990. Semplificando molto, la guerra cominciò a causa di scontri all’interno del Libano tra le comunità sunnite e sciite, cioè i due principali rami dottrinali dell’islam. Nella guerra furono coinvolti tra gli altri anche i miliziani palestinesi dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), il principale gruppo militare palestinese che nel 1971 si era rifugiato in Libano.

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Nel 1982 l’esercito israeliano invase il Libano (lo aveva già fatto nel 1978 e lo avrebbe rifatto nel 1996) per scacciare dalla parte sud del paese i miliziani dell’OLP, che usavano il Libano per lanciare attacchi contro Israele. L’invasione del Libano si concluse con un’occupazione da parte di Israele che durò quasi vent’anni. In quello stesso anno, il 1982, un gruppo di sciiti cominciò a organizzarsi per contrastare Israele: ottennero immediatamente il sostegno dell’Iran, dove da pochi anni (nel 1979) si era instaurato un regime religioso sciita.

Il nuovo gruppo assunse il nome di Hezbollah e con i finanziamenti e l’addestramento dell’Iran divenne rapidamente uno dei più attivi in Libano. Mise in atto frequenti scontri con altri gruppi sciiti rivali come il movimento Amal, che aveva obiettivi simili ma era sostenuto dalla Siria e non dall’Iran. Soprattutto, organizzò gravissimi attacchi terroristici contro Israele e, più in generale, contro numerosi paesi occidentali. Uno dei più gravi e celebri avvenne nel 1983, quando un attentato suicida contro una caserma in cui si trovavano soldati statunitensi e francesi fece più di 300 morti: fu uno dei primi attentati suicidi della storia del terrorismo islamista, che ispirò i gruppi successivi.

Nel 1985 Hezbollah pubblicò un manifesto in cui prometteva di espellere le potenze straniere dal Libano e di distruggere lo stato di Israele. Giurava inoltre fedeltà alla Guida Suprema iraniana, la principale figura politica e religiosa dell’Iran.

Negli anni Novanta, con la fine della guerra civile in Libano, Hezbollah cominciò un processo di transizione da pura organizzazione militare a partito politico. Nel 1992 presentò alcuni suoi candidati alle elezioni e riuscì a far eleggere otto parlamentari: da allora Hezbollah è presente nel parlamento libanese. Nel 2005 Hezbollah ottenne anche che alcuni suoi rappresentanti entrassero nel governo, e da allora il gruppo ha quasi sempre fatto parte dell’esecutivo. Nelle elezioni più recenti, quelle del 2022, Hezbollah ha ottenuto l’elezione di 13 parlamentari.

Grazie ai finanziamenti e al sostegno dell’Iran, Hezbollah è riuscito a trasformarsi in un’organizzazione con un’enorme influenza nella società libanese: il gruppo gestisce scuole, ospedali, programmi di welfare per i suoi sostenitori, ed è una forza politica determinante. Di fatto, secondo molti analisti, in Libano è impossibile formare un governo senza il sostegno di Hezbollah, anche a causa del complicatissimo sistema politico che vige nel paese.

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Il gruppo comunque non ha mai abbandonato i metodi violenti e terroristici. Nel 2005 uccise con un’autobomba Rafiq Hariri, il primo ministro del Libano che si era impegnato nella riduzione delle tensioni religiose. L’omicidio di Hariri fu inizialmente attribuito alla Siria, ma nel 2020 un tribunale dell’ONU condannò alcuni affiliati di Hezbollah.

Inoltre, il controllo che Hezbollah esercita sul Libano rimane di tipo militare: il gruppo controlla militarmente buona parte delle aree sciite del Libano, tra cui il sud del paese, parte della capitale Beirut e buona parte della valle della Beqa, a est.

Militarmente, Hezbollah si è evoluto fino a diventare il gruppo paramilitare più potente del Medio Oriente, se non del mondo. Uno studio del 2020 ha stimato che Hezbollah abbia 20 mila miliziani attivi e altrettante riserve, e un arsenale simile a quello di un esercito convenzionale: piccoli carri armati, droni, missili e razzi. Hezbollah continua a essere finanziato generosamente dall’Iran, che secondo alcune stime fornisce al gruppo 700 milioni di dollari all’anno. Molti analisti ritengono che Hezbollah sia di fatto il braccio armato del regime iraniano in Medio Oriente. Altri sostengono invece che abbia una leadership almeno in parte indipendente, anche se i suoi interessi coincidono quasi sempre con quelli dell’Iran.

Con la sua potenza militare, Hezbollah ha avuto un ruolo in molti dei conflitti mediorientali recenti: per esempio, durante la guerra civile siriana ha sostenuto il regime di Bashar al Assad inviando migliaia di uomini. Hezbollah inoltre non ha mai interrotto i suoi attacchi contro Israele. Le due entità combatterono tra le altre cose una durissima guerra alla frontiera nel 2006, che si concluse con centinaia di morti da entrambe le parti.

All’interno del Libano, sebbene il potere di Hezbollah non sia in discussione, il malcontento della popolazione nei confronti del gruppo è in crescita da anni. Nel 2019 ci sono state enormi proteste contro il governo, accusato di corruzione e cattiva gestione dell’economia, e contro Hezbollah, che del governo era il principale sponsor. Alle elezioni successive, quelle del 2022, per la prima volta in decenni la coalizione politica guidata da Hezbollah ha perso la maggioranza in parlamento. Ma considerato il controllo militare che il gruppo esercita su gran parte del paese, la sua influenza non è più di tanto cambiata.