È finito il reddito di cittadinanza

Fu introdotto nel 2019 dal primo governo Conte, ed è stato sostituito da altri due sussidi

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
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Il 1° gennaio del 2024 è entrato in vigore l’assegno di inclusione (ADI), uno dei due sussidi introdotti lo scorso maggio dal governo di Giorgia Meloni per sostituire il reddito di cittadinanza, che oggi smette definitivamente di esistere.

L’assegno di inclusione è un contributo rivolto ai nuclei familiari con un ISEE (un indicatore che serve a valutare il reddito delle famiglie) inferiore a 9.360 euro in cui ci sono persone con più di 60 anni, minori o disabili. Avrà un importo variabile in base alla composizione del nucleo familiare e della fascia di reddito, e potrà essere erogato per 18 mesi consecutivi, con la possibilità di prorogare per ulteriori 12 mesi. Già dal 18 dicembre era possibile fare domanda per ricevere l’assegno di inclusione sul sito dell’INPS, e da lunedì è possibile presentare la richiesta anche presso i Centri di assistenza fiscale (CAF).

Le domande per l’altro sussidio introdotto dal governo Meloni, chiamato Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), avevano aperto il 1° settembre. È una misura dedicata alle persone con un’età tra i 18 e i 59 anni considerate “occupabili” e con un ISEE inferiore a 6mila euro: permette di ottenere un contributo mensile da 350 euro per un anno, non rinnovabile, a patto che il ricevente partecipi a progetti di formazione, di qualificazione professionale, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.

Il reddito di cittadinanza fu introdotto nel 2019 dal primo governo di Giuseppe Conte, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. Era uno strumento pensato per le famiglie e gli individui in difficoltà economica, e aveva due obiettivi fondamentali: contrastare la povertà e favorire l’occupazione delle persone che lo ricevevano, in modo da renderle poi autonome dal sussidio stesso. Oggi molti concordano sul fatto che la misura sia stata efficace per quanto riguarda il contrasto alla povertà, ma deludente in termini occupazionali.

– Leggi anche: Il reddito di cittadinanza ha funzionato?

Secondo gli ultimi dati dell’INPS, tra il 2019 e il 2023 il reddito di cittadinanza è stato ricevuto da più o meno 3,5 milioni di persone ogni anno, con un importo medio di circa 600 euro al mese.

Negli anni la misura è stata modificata diverse volte, e lo scorso maggio il governo Meloni annunciò l’intenzione di sostituirla del tutto con l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro. Meloni, d’altra parte, ha sempre fortemente criticato il reddito di cittadinanza, definendolo «culturalmente sbagliato».