Un nuovo podcast di storia molto molto antica

"L'invasione" racconta le persone che arrivarono in Europa 5.000 anni fa, portandosi dietro l’antenata delle lingue che parliamo oggi e molto altro

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Circa metà della popolazione mondiale parla una lingua che discende da un’unica lingua originaria. Questa lingua arrivò in Europa cinquemila anni fa e diede origine a molte di quelle che parliamo oggi: l’italiano, l’inglese, il francese, lo spagnolo, ma anche l’islandese, il lituano, il russo, e molte altre ancora. Se ci allontaniamo di qualche chilometro anche l’indi, la lingua più parlata in India, e il farsi, cioè il persiano, discendono da quest’unica lingua antenata, che chiamiamo protoindoeuropeo. Le persone che la diffusero si portarono dietro anche una serie di miti, un certo modo di pensare, un’idea molto precisa di società, con gli uomini saldamente al comando.

L’invasione racconta del protoindoeuropeo e delle persone che lo parlavano incrociando la linguistica e la mitologia, ma anche l’archeologia e la genetica, che negli ultimi anni ha dato la risposta a molte delle domande su cui per decenni si sono arrovellati gli studiosi. Nel podcast compaiono, fra gli altri: Ötzi, la più famosa mummia europea; i mitici fondatori di Roma, Romolo e Remo; il popolo degli uiguri; gli autori dei testi sacri dell’induismo e molti, molti altri.

L’invasione è un podcast del Post che ricostruisce la storia di queste persone, e della loro lingua. È stato scritto e raccontato da Luca Misculin, giornalista del Post, e Riccardo Ginevra, ricercatore e docente di Glottologia e Linguistica all’Università Cattolica di Milano. Ha cinque puntate ed è disponibile da oggi sull’app del Post e sulle principali piattaforme.

Nel 2021 per il Post era uscito La fine del mondo, un podcast che raccontava il collasso delle civiltà mediterranee nella tarda Età del bronzo.