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  • Domenica 17 dicembre 2023

Il nuovo ospedale di Cremona sarà diverso da tutti gli altri

È stato definito una “città nella città”, pensato per essere frequentato non solo dalle persone che hanno bisogno di cure sanitarie

rendering ospedale Cremona
Il rendering del nuovo ospedale di Cremona (MCA)
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Alla fine di novembre è stato presentato il progetto del nuovo ospedale di Cremona che sostituirà l’attuale ospedale Maggiore, costruito negli anni Sessanta. L’idea e l’architettura del nuovo edificio sono state pensate dallo studio di Mario Cucinella, un noto architetto e designer italiano, vincitore del concorso internazionale organizzato dall’azienda sociosanitaria di Cremona. Il nuovo ospedale sarà costruito su una superficie di 180mila metri quadrati in un’area tra la città e il parco del Po e del Morbasco, avrà 554 posti letto e costerà 280 milioni di euro. Secondo le previsioni sarà inaugurato nel 2030.

Il nuovo ospedale è stato pensato per essere diverso da tutti gli altri. Oltre agli spazi dedicati agli interventi, alle visite e alla degenza dei pazienti, ce ne saranno molti altri  dedicati all’interazione sociale e allo svago, cioè alla cura delle persone in senso più ampio rispetto alla normale concezione di tipo sanitario. Per esempio è prevista la realizzazione di un asilo e di altre aree dedicate all’educazione, ci saranno anche una biblioteca e residenze temporanee per consentire ai familiari di restare vicini ai pazienti ricoverati.

La nuova struttura sarà integrata al contesto ambientale per invitare gli abitanti di Cremona a frequentarne lo spazio esterno: la maggior parte degli edifici sarà coperta da giardini e percorsi pedonali. Secondo i progettisti sarà «una città nella città», con un’impostazione diversa dagli ospedali tradizionali frequentati soltanto in caso di problemi di salute. «Dobbiamo tornare a un’idea di ospedale che sia parte della vita della città e non unicamente un luogo di cura», ha detto l’architetto Cucinella. «Cremona ha fatto una scelta importante e di qualità, che farà scuola non solo in Italia».

La caratteristica principale dell’architettura del nuovo ospedale è la sua forma circolare. L’edificio è suddiviso in due parti e si sviluppa su sette piani. Al piano terra ci sarà il blocco operatorio diviso in quattro settori: emergenza, cardiovascolare, multifunzionale e chirurgia minore. Ai piani superiori sono previsti gli altri servizi sanitari più ordinari, che richiedono macchinari comuni. I reparti dedicati alla degenza possono essere riconvertiti a seconda delle necessità: il 20% delle camere a un letto può essere trasformato in camere a due letti per far fronte a esigenze improvvise.

Il pronto soccorso sarà autonomo e indipendente, significa che il lavoro potrà essere organizzato senza dover ricorrere ad altri reparti. L’obiettivo è ridurre i tempi di visita e non impegnare medici e infermieri nel resto dell’ospedale, anche in caso di emergenza. La diagnostica per immagini, dove vengono fatte radiografie e TAC, sarà al piano terra in un’area collegata direttamente al pronto soccorso, al blocco operatorio e alla terapia intensiva. Gli ambulatori invece saranno al primo piano, collegati alle aree destinate alla prenotazione e all’accettazione dei pazienti.

ospedale cremona

Al centro della struttura circolare, all’esterno, ci sarà un prato e un laghetto. Secondo le previsioni dei progettisti gli alberi, le aree verdi e i materiali scelti consentiranno di mitigare l’effetto “isola di calore” con una diminuzione della temperatura percepita di 4 gradi rispetto a quanto avviene nella struttura ospedaliera attuale. All’esterno ci saranno anche aree alberate, chiamate “boschi climatici”, con percorsi dedicati alle attività terapeutiche per i pazienti.

Il progetto del nuovo ospedale è stato accolto con soddisfazione dall’azienda sanitaria oltre che dalla Regione Lombardia e dal comune di Cremona. Negli ultimi mesi, tuttavia, alcuni comitati cittadini si sono opposti alla costruzione del nuovo ospedale e soprattutto alla demolizione del vecchio Maggiore, considerato troppo recente per essere abbattuto. La petizione per chiedere la riqualificazione dei vecchi edifici (comunque molto costosa, circa 195 milioni di euro) è stata firmata da duemila persone. Il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti ha detto che ci vogliono troppi soldi e troppo tempo per sistemarlo. «Ma soprattutto la pandemia ci ha insegnato che è fondamentale mettere in atto un altro approccio progettuale con strutture pensate in modo differente e più innovativo», ha detto il sindaco. «Solo con una nuova costruzione questa sfida strategica e vitale poteva e può essere assunta in pieno».