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  • Martedì 5 dicembre 2023

Una partita di calcio con un insolito conflitto di interessi

L'Inghilterra femminile deve battere la Scozia per portare alle Olimpiadi il Regno Unito, per il quale però giocano anche le scozzesi

Le calciatrici scozzesi prima di una partita contro l'Inghilterra nel 2019 (AP Photo/Claude Paris)
Le calciatrici scozzesi prima di una partita contro l'Inghilterra nel 2019 (AP Photo/Claude Paris)
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I campionati di calcio femminili europei sono stati fermi nelle ultime due settimane per lasciare spazio alle partite delle nazionali. Si stanno infatti concludendo gli ultimi turni di Nations League, la competizione biennale che contribuisce alle qualificazioni sia per gli Europei che per i Giochi Olimpici di Parigi. In questi giorni se ne è parlato per la vittoria dell’Italia contro la Spagna campione del mondo in carica, mentre nel Regno Unito c’è una questione che riguarda un insolito conflitto di interessi nella partita che Inghilterra e Scozia giocano martedì sera a Glasgow.

Quella in corso è la prima edizione di Nations League, che come nella sua versione maschile è un torneo diviso in fasce: nella prima (la Lega A) giocano le migliori nazionali del continente divise in quattro gironi. Le prime classificate di ciascun girone si qualificano alla fase finale, che si disputerà più avanti: vista la concomitanza con le Olimpiadi di Parigi, in questa edizione le due finaliste otterranno di diritto la qualificazione al torneo olimpico.

Alle Olimpiadi le nazionali britanniche — quindi Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord — giocano insieme come Regno Unito, la cui qualificazione dipende però solo ed esclusivamente dai risultati dell’Inghilterra. Quest’ultima è in piena corsa per ottenerla, ma nell’ultima giornata di Nations League dovrà superare l’Olanda, prima a pari punti nel suo girone ma con una miglior differenza reti. Proprio da qui nasce il conflitto di interessi: per sperare di qualificarsi alle Olimpiadi, l’Inghilterra deve battere nettamente la Scozia, le cui giocatrici rientreranno poi tra le possibili convocate del Regno Unito per le Olimpiadi di Parigi. Una vittoria dell’Inghilterra potrebbe quindi portare alle Olimpiadi le stesse giocatrici scozzesi che martedì sera potrebbero negarla.

A questo si aggiunge il fatto che non si tratta di una partita qualunque, ma di Inghilterra-Scozia, la rivalità britannica per eccellenza, che trova sfogo soprattutto nello sport (nel rugby, per esempio, gli scozzesi sono soliti chiamare “caccia al pavone” le partite giocate contro gli inglesi, storicamente accusati di vanità e presunzione dai rivali).

La partita si gioca per giunta a Glasgow con un pubblico a grande maggioranza scozzese che con ogni probabilità non ne vuole sapere di perdere contro l’Inghilterra (né forse di giocarci insieme alle Olimpiadi). L’Olanda gioca in contemporanea contro il Belgio, ed è favorita: questo vuol dire che in caso di vittoria olandese, all’Inghilterra non basterà soltanto vincere, ma dovrà farlo con un scarto superiore ai tre gol (che eventualmente verrano subiti da Sandy MacIver, portiere della Scozia che fino allo scorso ottobre veniva convocata dall’Inghilterra).

Nel Regno Unito se ne sta parlando da giorni e in conferenza stampa l’allenatrice olandese dell’Inghilterra Sarina Wiegman (altro incrocio di queste qualificazioni) ha detto: «Capisco che se ne parli molto. Ma se avete seguito il nostro girone e soprattutto se conoscete la loro storia e quella dell’Inghilterra, non c’è possibilità che qualcuno rinunci a giocare questa partita. Loro vogliono batterci davvero, e noi vogliamo battere loro». La centrocampista inglese Keira Walsh è stata dello stesso parere: «Nessuno può mettere in dubbio la nostra professionalità».

Il Guardian intanto si è chiesto se non sia il caso di cambiare qualcosa, nei sorteggi della Nations League femminile o nella composizione del torneo olimpico. Nel primo caso è difficile che accada, dato che limitare gli incroci tra quattro nazionali potrebbe essere un problema organizzativo non da poco. Più plausibile potrebbe essere una modifica al torneo olimpico femminile, che a differenza di quello maschile viene ancora giocato dalle nazionali maggiori e non dalle squadre Under 23.

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Aggiornamento
L’Inghilterra ha battuto 6-0 la Scozia ma non è bastato: l’Olanda è rimasta prima nel girone per differenza reti dopo aver vinto 4-0 in contemporanea con il Belgio e andrà alle final four.

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