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  • Venerdì 1 dicembre 2023

Il deputato Repubblicano George Santos è stato espulso dalla Camera

Era accusato di frode, riciclaggio, furto di fondi pubblici e false dichiarazioni

(AP Photo/J. Scott Applewhite)
(AP Photo/J. Scott Applewhite)
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Venerdì la Camera dei rappresentati degli Stati Uniti ha votato l’espulsione del deputato Repubblicano George Santos, che negli ultimi mesi era stato accusato di una serie di reati di frode, riciclaggio di denaro, furto di fondi pubblici e dichiarazione del falso. Per espellere un deputato dalla Camera servono i voti di almeno due terzi dell’aula, e per questo è un’occorrenza rarissima. Ma nel caso di Santos hanno votato contro di lui sia Democratici sia Repubblicani: i voti in favore della sua espulsione sono stati 311, i contrari 114. Santos è il sesto deputato a essere espulso dalla Camera in tutta la storia degli Stati Uniti.

Santos è stato al centro di numerose polemiche fin dalla sua elezione a novembre del 2022, dopo che diversi giornali statunitensi avevano raccontato di come avesse mentito estesamente su numerosissimi aspetti della sua vita e del suo curriculum. A maggio era poi stato accusato dalla procura di New York per 13 capi d’accusa, che si possono riassumere in tre accuse: la prima è di aver messo in piedi un sistema fraudolento di raccolta di contributi elettorali poi usati per spese personali. La seconda è di aver fatto richiesta, nel giugno del 2020, per un sussidio governativo dichiarandosi disoccupato, quando in realtà era impiegato in una società di investimento della Florida con uno stipendio di circa 120mila dollari l’anno. La terza è di aver mentito sulla propria situazione finanziaria durante la campagna elettorale, sovrastimando i propri redditi e gli utili ricavati dalle azioni di una società a lui intestata, la Devolder Organization.

A ottobre la procura di New York aveva aggiunto altri dieci capi d’accusa nell’ambito della stessa indagine, fra cui comparivano due nuovi reati: furto d’identità aggravato e associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro gli Stati Uniti. Santos si è dichiarato non colpevole e il processo si terrà a settembre del 2024.

Queste accuse avevano portato a due tentativi di espulsione, l’ultimo dei quali a inizio novembre, quando però 182 dei suoi colleghi Repubblicani e 31 Democratici avevano votato contro la sua rimozione, sostenendo che fosse necessario aspettare una condanna.

Tuttavia due settimane fa la Commissione etica della Camera – che si occupa degli standard di condotta dei membri del parlamento – aveva pubblicato un dettagliato rapporto in cui si citavano «prove sostanziali» sulla violazione di una serie di leggi federali da parte di Santos e che aggiungeva nuovi elementi alle accuse già rivolte a Santos.

In particolare, la Commissione aveva scoperto che Santos aveva addebitato sul conto della sua campagna elettorale migliaia di dollari per acquisti privati, tra cui trattamenti termali, iniezioni di botox, vestiti di marca e abbonamenti su OnlyFans, una piattaforma online nota per i contenuti sessuali. Questo ha spinto diversi Repubblicani che lo avevano sostenuto a novembre a votare in favore della sua espulsione.

L’espulsione di Santos riduce la maggioranza alla Camera a 221 deputati Repubblicani contro 213 Democratici. Nei prossimi tre mesi si terranno le elezioni per scegliere chi prenderà il suo posto: non è sicuro che sarà un Repubblicano dato che il distretto in cui era stato eletto Santos è molto conteso e potrebbe candidarsi il Democratico Tom Suozzi, che aveva vinto contro Santos nel 2020 ma non si era ricandidato nel 2022.