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  • Domenica 10 settembre 2023

Più di 40 persone sono state uccise in un attacco aereo a Khartum

È stato colpito un popolare mercato della capitale del Sudan, dove il conflitto tra esercito e paramilitari prosegue ormai da mesi

(Wikimedia Commons)
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Domenica mattina un popolare mercato del sud di Khartum, la capitale del Sudan, è stato colpito da un attacco effettuato con un drone aereo. Secondo i medici e gli attivisti che hanno assistito i superstiti sono morti almeno 43 civili, e almeno 55 sono stati feriti. È l’attacco più grave da quando è cominciata la guerra civile in Sudan ad aprile.

Il quartiere in cui è avvenuto l’attentato, come molte altre aree residenziali di Khartum e delle vicine Bahri e Omdurman, è occupato in larga parte dalle Rapid Support Forces (RSF), il potente gruppo paramilitare che da cinque mesi si scontra con l’esercito regolare del paese per il controllo del Sudan. L’RSF ha attribuito l’attacco di domenica all’esercito sudanese, che ha respinto le accuse, definendole «false e fuorvianti». Negli ultimi mesi è accaduto spesso che l’RSF e l’esercito si siano addossati a vicenda la responsabilità di attacchi simili.

Negli ultimi mesi a causa degli scontri sono morti centinaia di civili: soltanto la settimana scorsa alcuni attacchi aerei a Omdurman hanno ucciso 51 persone.

È difficile conoscere il numero esatto delle persone morte durante il conflitto perché molti ospedali sono chiusi e le amministrazioni locali non sono in grado di fornire conteggi ufficiali. Stando ai dati raccolti dall’ONU fino ad agosto, al momento nel conflitto sono state uccise più di 4mila persone. Secondo le organizzazioni per i diritti civili tuttavia i morti potrebbero essere molti di più.

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